Marco Diana è morto: L’ex maresciallo simbolo della lotta all’uranio impoverito

Si è spento in pace, dopo una lotta estenuante con la malattia, contratta in missione, sui campi di battaglia. Il breve ricovero, l’ultimo, poi la morte.

Marco Diana
Marco Diana (Facebook)

Aveva combattuto in Somalia e Kosovo Marco Diana, ex maresciallo dell’Esercito, originario del Sulcis, in Sardegna. Aveva combattuto per anni, in missioni di pace, sempre leale, sempre coraggioso, poi il ritorno a casa e la scoperta della malattia. Un tumore al sistema linfatico, diagnosticato subito, e con il quale ha subito cominciato a combattere, con la stessa forza e determinazione che l’avevano contraddistinto in guerra.

Ma non era il suo unico nemico, il tumore. Marco lottava anche contro l’uranio impoverito, a cui i militari venivano esposti durante missioni come quelle a cui lui aveva partecipato. Aveva fatto causa allo Stato Marco, la causa di servizio, e l’aveva vinta. Ma anche per quello ha dovuto combattere, per i ritardi, le lentezze della burocrazia italiana, per quella vicinanza che non aveva mai sentito da parte di quello Stato servito più volte.

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Morto Marco Diana: La sua missione contro l’uranio impoverito

La lotta dura, stancante, che si portava dietro, anno dopo anno. Le ristrettezze economiche e la casa venduta per potersi pagare le cure. Per provare a sconfiggere quella terribile malattia che ormai da anni non gli dava pace. Ma anche in quel caso, lo Stato era lontano da lui, da lui che l’aveva servito con tanta convinzione, lui che non si era mai tirato indietro, ora era stato lasciato solo, a combattere, in mezzo al nulla.

E’morto cosi Marco Diana, dopo pochi giorni di ricovero, aveva 50 anni. Era stanco di combattere, e per lui è arrivato il giusto tempo del riposo. Tanti i messaggi d’affetto per questo ragazzo, che non si è mai arreso. Che ha reso pubblica la sua battaglia, anche per provare a salvare altri militari come lui ,esposti al rischio della morte, non solo sul campo di battaglia.

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