La vicenda ha visto poi un netto dietrofront d parte dell’esecutivo regionale sardo, che ha disposto che il reparto di oncologia resti al suo posto senza ulteriori cambi di linea.
La protesta dei malati è stata forte e decisa. Insieme a tanti familiari, intervenuti per sostenere le ragioni dei propri cari, numerosi pazienti del reparto di oncologia dell’Ospedale San Francesco di Nuoro. La protesta riguardava il progetto della Regione Sardegna di chiudere i reparto di oncologia dell’ospedale in questione per far posto ad eventuali nuovi pazienti affetti da Covid19. Ovviamente la proposta non è piaciuta ai pazienti del reparto di oncologia, profondamente turbati dal piano regionale.
E cosi è montata forte la protesta, dopo settimane di trattative di fatto inutili. Proprio nelle ore in cui i malati erano all’ingresso dell’ospedale per far valere le proprie ragioni, è arrivata la notizia. Il ripensamento da parte della Regione Sardegna in merito alla proposta inoltrata. I pazienti resteranno al proprio posto, ovviamente nel reparto di oncologia che rimarrà a Nuoro.
Nuoro, chiusura del reparto di oncologia: Le reazioni
La protesta degli amministratori locali ed associazioni di settore era in effetti montata forte in seguito alle dichiarazioni di intento della Regione Sardegna. La protesta poi, quella materiale, quella concreta dei pazienti, degli ammalati di tumore dell’Ospedale di Nuoro, ha evidentemente scosso l’amministrazione, costringendola della necessità di non muovere da quel luogo il reparto oncologico, per la felicità di tutti i malati che purtroppo lo frequentano.
La Regione Sardegna cosi come altre regioni, prevedeva di ricavare ulteriori posti per potenziali malati di Covid19, un ragionamento che tutto sommato fila e che riguarda anche altre realtà amministrative locali. Nelle ultime settimane, con l’aumento generalizzato dei casi, ed i provvedimenti straordinari concepiti da regioni e Governo, la necessità di godere di maggiori risorse ha spinto un po’ tutti a cercare nuove soluzioni.
Il reparto di oncologia di Nuoro è al momento salvo, nella speranza che non capitano più eccezionali necessità che ne possano mettere in dubbio l’utilizzo. Le misure contro la diffusone del virus, esistono proprio per evitare che si arrivi ad occupare un letto d’ospedale, nella speranza che ognuno possa fare del suo meglio per rendere effettivamente pratica quotidiana.