L’incontro aveva come fine una riflessione sulle criticità della proposta di legge contro l’omotransfobia, poi l’ingresso dei contestatori e la rissa sfiorata.
Il convegno, che aveva come fine la discussione e la riflessione sulle criticità della proposta di legge Zan, era stato organizzato dal movimento “Progetto San Giorgio”, attivo sul territorio di Ferrara. Un incontro che doveva servire a chiarire cosa non andava secondo la visione cattolica del movimento in questa proposta di legge. Proposta che prova a dare tutela a chi ancora oggi non ha dalla sua lo Stato.
Sono bastati pochi attimi di distrazione da parte degli organizzatori del convegno, per fare in modo che entrassero alcuni contestatori che hanno iniziato a lanciare volantini e far valere le proprie ragioni. Gli animi si sono riscaldati e nel tentativo di cacciare via i contestatori si è arrivati quasi alla rissa, con botte e spintoni che però, per fortuna non hanno causato alcun danno considerevole.
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Caso Ferrara: Cos’è la proposta di Legge Zan
Il ddl Zan, disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia, è stato approvato dalla commissione Giustizia della camera lo scorso luglio. La proposta, la cui stesura ha visto protagonista per l’appunto il deputato del Pd, Alessandro Zan, prende spunto da cinque precedenti proposte di legge. In caso di approvazione, quindi, si andrà verso la protezione attualmente in vigore per orientamento religioso ed etnia, anche all’orientamento sessuale e l’identità di genere.
L’Italia è oggi uno dei pochissimi paesi europei a non avere ancora una legge che tuteli con la giusta efficacia la comunità LGBT. Una proposta di legge necessaria ed opportuna, che riconoscerà ufficialmente chi ancora oggi è vittima di offese, violenze e non rispetto. Una legge necessaria a garantire una libertà che nessuno dovrebbe mai mettere in dubbio o addirittura limitare.
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