Enna: giovane disabile malata di Covid violentata in struttura, ora è incinta

La Procura di Enna ha aperto un fascicolo per violenza sessuale. Ragazza disabile con Covid, violentata nella struttura che la accoglieva.

La Procura di Enna, ha aperto un fascicolo per violenza sessuale, a causa di un episodio avvenuto in un centro specializzato in città, dove era ospite una ragazza con problemi mentali.

La struttura, era zona rossa nello scorso aprile, quando la ragazza era stata ritrovata positiva al Covid-19, ed a causa delle violenze subite, era rimasta incinta. Secondo le prime ricostruzioni infatti, la gravidanza risalirebbe proprio allo scorso aprile.

Esami della scientifica, si ricorre al DNA

La ragazza, ad oggi incinta, era probabilmente ospite presso il centro specializzato, ‘Oasi Troina’, quando ha iniziato la sua gestazione. In periodo quindi, di totale lockdonw in Italia, e mentre lei era positiva al Covid-19. Questo purtroppo è soltanto uno dei tanti casi di violenza sessuale in Italia, di pochi giorni fa la notizia di un padre che violentava la piccola figlia, mentre la mamma era a conoscenza di tutto. E sulla notizia legata alla ragazza disabile, ora indaga la Procura di Enna.

Nei giorni che verranno, saranno ascoltati medici, infermieri ed altre persone che sono state a contatto con la ragazza violentata, tutti del personale dell’Oasi Troina. Si prova, tramite le testimonianze, a mettere al loro posto i pezzi di un puzzle che ricostruirebbe la vicenda. La struttura era diventata “zona rossa”, perché non solo la ragazza, ma anche altri ospiti, erano risultati positivi in quel periodo.

Al lavoro, anche gli uomini della scientifica, per prelievi, che serviranno all’analisi del DNA. Sono questi i primi passi di un’inchiesta che si preannuncia molto lunga. Si punta infatti, anche ad accertare le eventuali responsabilità di chi non si è occupato, o forse lo ha fatto con leggerezza, dell’assistenza di quei reparti ritenuti da tenere sotto controllo, al centro di accoglienza.