Decreti sicurezza, Zingaretti mai così felice: “finalmente più umani coi clandestini”

Approvato il nuovo decreto sicurezza che sostituirà quelli di Salvini, tutto il governo esulta, in prima linea il Pd che più di tutti voleva cambiare.

L’applauso di Matteo Salvini a Nicola Zingaretti è puramente simbolico, ovvio. Sembra più un “arrivederci a presto” perché il leader della Lega ha già dichiarato battaglia al nuovo decreto sicurezza che spazza via quello che aveva voluto lui quando era Ministro dell’Interno. Salvini ha già chiamato a raccolta il suo popolo con una richiesta firme.

Il nuovo decreto non ha avuto molte barriere nel governo, nemmeno tra quei 5 stelle che lo avevano votato proprio con Salvini. Il Pd ha sbaragliato tutto e tutti e Zingaretti esulta: “Approvato ora in Consiglio dei Ministri il decreto immigrazione. I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista”. 

Il nuovo decreto racconta di “disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, nonché in materia di diritto penale” e costruisce le basi per un nuovo “sistema di accoglienza e integrazione”.
Spariscono tutte le multe milionarie alle navi Ong, sono state abbassate e per chi trasgredisce sono previste sanzioni penali che arrivano fino a 2 anni di reclusione. Non più solo richiedenti asilo in caso di guerra ma anche chi nel Paese di origine corre il rischio di subire trattamenti disumani e degradanti. I richiedenti asilo potranno poi iscriversi all’anagrafe e convertire il permesso di soggiorno in permesso di lavoro.
Scende da 48 a 36 mesi il termine obbligatorio per il riconoscimento della cittadinanza italiana. Vietato l’accesso ai locali e ai pubblici esercizi a chi si è macchiato di violenze negli ultimi tre anni. Dopo le ultime tristi vicende di cronaca, il governo ha in mente una Daspo non solo negli stadi ma anche per quanto riguarda i locali pubblici. La speranza è quella di evitare risse e tragedie nei luoghi frequentati dai più giovani.
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