Mario Biondo, la battaglia della madre: “Lo hanno ucciso”

Continua la battaglia di Santina, la madre del cameraman presunto suicida in Spagna. Per lei, una disavventura sui social.

Era il lontano maggio 2013, quando il cameraman italiano, Mario Biondo, fu ritrovato impiccato nella propria stanza, a Madrid. Spagnola sua moglie, Raquel Sanchez Silva, giornalista conosciuta durante l’esperienza all’Isola dei Famosi, versione iberica. Secondo la madre di Mario, tutt’oggi combattiva nel cercare di dimostrare che suo figlio fosse stato ucciso, sostiene che proprio nel computer della moglie, il figlio avrebbe trovato qualcosa di “Scomodo”.

C’erano in casa due pc, attraverso i quali il cameraman italiano, aveva effettuato ricerche, che poi la stessa moglie pare aver cancellato. Ricerche, dove il suo nome era associato alla parola “porno”. Intanto, nel novembre del 2018, la Procura di Palermo, ottenne la riesumazione della salma del giovane, per indagare su alcuni elementi. Sul collo di Mario, che secondo la versione ufficiale si sarebbe suicidato con una pashmina, c’era un doppio segno di stretta. Poi, non coincidono con la presunta assenza di segni di traumi, accertati dalla Procura, i le contusioni ritrovate sulla fronte.

Biondo, si sarebbe tolto la vita infine, impiccandosi sulla libreria di casa, dove, stando alle foto, tutto sarebbe rimasto invariato, non sarebbe caduto un libro che sia uno, persino delle piume sono rimaste al proprio posto, cosa che non accadrebbe di fronte agli spasmi dati da un’impiccagione. La Procura ha anche chiesto assistenza giudiziaria alla Spagna tramite rogatoria e Raquel Sanchez Silva si sarebbe pià volte contraddetta durante i vari interrogatori.

Beffa social per la madre di Mario, Santina

Pochi mesi fa, la madre di Mario, che continua a lottare a testa bassa, ha anche subito una beffa-social. Insieme a suo marito, ed ai fratelli del cameraman, presunto suicida a Madrid, Andrea ed Emanuela, porta ancora avanti la sua tesi e non si arrenderà facilmente. La sua lotta, ricorda quella di altri genitori italiani, quelli di Marco Vannini che hanno finalmente visto vincere la giustizia, con la condanna esemplare per Antonio Ciontoli.

Per la signora Santina intanto, uno strano avvenimento su Facebook. In un suo post, aveva parlato dei presunti assassini di Mario, inserendo la frase “La pagheranno”. Il post, le costò una segnalazione su Facebook. Così, spiegò la vicenda la signora: “Qualcuno ha segnalato un mio commento a Facebook. Forse è stata la scritta ‘pagheranno’? Sicuramente qualcuno/a che ha sulla coscienza l’omicidio di mio figlio. La pseudo persona che mi ha segnalato a Facebook, ha comunicato che sto attraversando un momento difficile e mi consiglia a chi rivolgermi se sto pensando al suicidio o a comportamenti autolesionisti. Il Tutor di Facebook che ha accolto questa segnalazione non ha capito proprio nulla. Sarà un deficiente? I miei post sono esclusivamente mirati affinché mio figlio, che è stato ucciso, possa avere giustizia. Sono talmente arrabbiata che spero ogni giorno che gli assassini di miglio figlio ‘paghino’?. È assurdo. Facebook dovrebbe scusarsi per questa enorme ingiustizia”.

Ora però, quell’episodio è solo uno dei tanti brutti precedenti che la famiglia Biondo, anche oggetto di attacchi social da parte di contatti fake, si metterà alle spalle. Adesso c’è la battaglia da continuare a portare avanti, per dimostrare che il ragazzo non si sarebbe suicidato in quel 30 maggio 2013, in Calle de La Magdalena, presso l’appartamento di sua moglie.