E’successo tutto rapidamente, la spallata casuale, poi una lite ed infine i tre colpi che hanno mandato in ospedale un giovane ragazzo.
L’episodio che ha dell’incredibile è avvenuto su una delle banchine della stazione di Roma Tiburtina. L’urto, se cosi può essere chiamato, involontario tra un uomo, romano, di 57 anni ed un ragazzo, di origini bengalesi di 25 si è subito trasformato in lite. Poi ecco spuntare il coltello nelle mani dell’uomo, e via, tre coltellate che feriscono seriamente il ragazzo, ricoverato all’Ospedale Umberto I, per fortuna non in pericolo di vita.
Il cinquantasettenne è stato prontamente arrestato dai carabinieri dopo un iniziale tentativo di fuga. L’accusa è di tentato omicidio. Il ragazzo, come anticipato, trasportato dal 118 all’Umberto I di Roma, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per suturare una ferita all’addome, ma non è in pericolo di vita. La dinamica resta al momento abbastanza chiara.
Roma Tiburtina, ultimo caso di una escalation di violenze
L’episodio accaduto alla Stazione Tiburtina della città capitolina, va ad aggiungersi ad una serie interminabili di altrettanti episodi di violenza. Da nord a sud, la spirale di violenza in cui è caduto negli ultimi mesi il nostro paese, sembra davvero non conoscere la parola fine. Aggressioni, accoltellamenti, sparatorie, tutto in nome di una lucida follia che da troppo tempo riempie le nostre strade ed occupa la cronaca quotidiana.
L’assassinio del povero Willy a Colleferro, per mano di tre ragazzi esaltati e spinti da chissà quale illogica ragione ha scioccato tutti. Ma poi c’è stato l’omicidio della coppia di fidanzati di Lecce, barbaramente ammazzati per niente, per le ossessioni illogiche di un ragazzo che qualcuno ha anche potuto definire tranquillo.
E poi ancora l’aggressione di Ladispoli per un semplice invito ad una festa non ricevuto, ed un povero ragazzo intanto, ci ha rimesso un occhio. E poi i fatti di Marsala, con la gang che si divertiva a picchiare gli stranieri, cosi , quasi per gioco.
Questa è la situazione oggi, violenza su violenza, ogni giorno a tutte le ore, ingiustificata, folle irreale, ma vera, tremendamente vera. In strada, in casa, ovunque. Violenza, su violenza.