La motovedetta italiana spara alla barca tunisina: “Hanno trovato droga a bordo”

Le immagini drammatiche della sparatoria di ieri: una motovedetta italiana ha aperto il fuoco contro un’imbarcazione tunisina che fuggiva.

400 colpi: sparati con una mitraglietta in dotazione alla Guardia di Finanza. Un peschereccio tunisino non si ferma all’alt per i controlli di rito e inizia l’inseguimento. Il tentativo di abbordaggio, e poi gli spari. Matteo Salvini ha pubblicato sui social il video di quanto accaduto a largo di Lampedusa. I tunisini hanno anche speronato una motovedetta italiana. “Hanno trovato droga a bordo – racconta il leader della Lega – e hanno arrestato il comandante con l’accusa di resistenza, violenza e rifiuto di obbedire a nave da guerra”.

Tutto è iniziato con l’arrivo sulle coste di Lampedusa di un barchino con 40 migranti a bordo. Dopo lo sbarco, la Guardia Costiera si è allontanata dal luogo per sincerarsi se ci fossero altre navi, oppure la nave madre, nelle vicinanze. Come riporta il Giornale, sono stati avvistati tre pescherecci che facevano finta di pescare. La Guardia Costiera ha intimato l’alt a una delle barche che non si è fermato: a quel punto è intervenuta una motovedetta della Guardia di Finanza.

La motovedetta italiana spara alla barca tunisina: 400 colpi!

Le motovedette della Guardia di Finanza hanno raggiunto la zona e hanno intimato a loro volta l’alt alla barca tunisina. Per tutta risposta, i presunti pescatori hanno speronato uno dei mezzi italiani. A quel punto è stato aperto il fuoco. Il rumore nitido e cupo della mitraglietta lo potete sentire distintamente nel video che segue.

 

Sono stati sparati ben 400 colpi. Il peschereccio “Mohanel Anmed”, dopo l’inseguimento – durato alcune ore – è stato poi bloccato dai militari delle Fiamme gialle e portato a Lampedusa, dove si trova in stato di fermo. Il comandante è stato arrestato con l’accusa di resistenza e violenza contro nave da guerra e rifiuto di obbedire a nave da guerra.

Il VIDEO della sparatoria

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