Lo sfogo del conduttore in diretta tv fa tornare alla mente le vecchie sfuriate contro l’intramontabile disturbatore tv, sempre più inopportuno.
Alberto Matano, conduttore di “La Vita in diretta”, non ha retto, e ad un certo punto ha tirato fuori la rabbia del momento. Rabbia montata dall’impossibilità, secondo il conduttore di svolgere con professionalità il proprio lavoro. Il motivo, uno dei classici in tv, specialmente in certe trasmissioni. Gabriele Paolini, il noto disturbatore tv, personaggio che ormai da decenni tormenta ogni inviato e non ne consente il regolare svolgimento del proprio lavoro.
Il collegamento in questione, quello per cui è montata la rabbia del conduttore, aveva come protagonista l’inviata Donatella Copertino, intenta a raccontare gli ultimi sviluppi sul caso dell’omicidio di Marco Vannini. Ma ad un certo punto, Matano, dallo studio ha interrotto il collegamento, spiegando che ci sarebbero ritornati più tardi, il motivo, quello che si raccontava in precedenza. La presenza incessante del disturbatore Paolini.
Gabriele Paolini da disturbatore tv alla condanna, le parole di Alberto Matano a La Vita in diretta
Alberto Matano non ha retto, cosi come in passato tanti altri conduttori tv. Da Paolo Frajese ad Enrico Mentana, e tanti altri ancora. La vicenda però assume un tono ancor più particolare con evidente inadeguatezza, se si pensa che Paolini, condannato a cinque anni di carcere in secondo grado, per violenza su minori, è tranquillamente libero di andare a disturbare il lavoro altrui, senza rischiare di incappare in particolari conseguenze.
Il conduttore tv Alberto Matano, ha inoltre sottolineato quanto fosse inopportuna proprio in quel caso, in occasione di quel collegamento la presenza di Paolini. Si parlava di un omicidio, di raccontava della morte di un ragazzo, e lui tranquillamente impediva ai giornalisti di portate a termine con serietà e professionalità il proprio lavoro. Il conduttore, come si diceva non ha retto, ed ha preferito chiudere il collegamento, invece di rischiare la solita zuffa.
Paolini, condannato per aver praticato sesso con minori in cambio di soldi e regali, non smette di far discutere. Resta il solito, fastidioso personaggio, con una indegna condanna in più però, che di certo non fa onore alla sua particolarissima causa.