Un piano diabolico, quello confessato dall’uccisore dei due giovani. A parlarne, un’esperta criminologa di Lecce.
Giovani, belli, sorridenti e soprattutto felici. Come li ritraggono le poche foto che girano sul web, erano Daniele De Santis ed Eleonora Manta, uccisi da una mano folle lo scorso 21 settembre.
Solo invidia, come ha confessato il ventunenne che li conosceva e li ha uccisi con un coltello, Antonio De Marco. Ma dietro il duplice omicidio c’era un piano davvero macabro quanto folle, probabilmente De Marco sarebbe stato fermato solo dall’uscita sul pianerottolo dei vicini, senza portarlo a termine.
“Voleva giocare a fare il serial killer”, le parole della criminologa
Isabel Martina, esperta criminologa leccese, è stata intervistata da Fanpage, in seguito alla cattura del killer dei due giovani uccisi nella città pugliese. Pare, che nelle intenzioni del ventunenne, ci fosse quella di bollire i corpi, dopo aver ucciso le vittime. La dottoressa Martina ammette che il killer avrebbe detto ciò nelle sue confessioni, ma che a suo parere, il solvente sarebbe servito solo per cancellare le tracce, mentre il fatto di voler bollire i corpi, De Marco lo avrebbe raccontato solo per darsi un’etichetta di “serial killer”.
Per la dottoressa, il giovane assassino non avrebbe agito con cura dei dettagli, provando a ritagliarsi un’etichetta che “Non gli si addice”. Lasciano di stucco, anche le dichiarazioni di Martina, per quanto riguarda i possibili moventi dell’omicidio: “Ritengo che in questo caso la felicità di Eleonora e Daniele si sia trasformata nell’infelicità dell’assassino quando hanno deciso di escluderlo dalla loro vita, chiedendogli di lasciare la stanza in affitto nel B&B. Probabilmente De Marco aveva sopravvalutato il proprio ruolo e idealizzato il rapporto con Daniele De Santis”.
Il ragazzo, si sarebbe sentito ‘minacciato’ dalla presenza sempre più ingombrante di Eleonora. Lei, ragazza brillante, aveva da poco vinto un concorso e così la convivenza con l’arbitro, il suo compagno, si avvicinava sempre di più. Fino al giorno in cui Daniele ed Eleonora si sarebbero ritrovati effettivamente a dividere lo stesso tetto, chiedendo ad Antonio di lasciare casa. E così, il numero altissimo di coltellate sui due corpi, a sottolineare la rabbia dell’assassino, secondo la dottoressa anche perché Elonora rappresenterebbe tutte le ragazze che in precedenza avrebbero rifiutato Antonio facendolo cadere nell’insicurezza.
L’idea di Antonio De Marco, inizialmente era quella di torturare i due, dopo averli spaventati (indossava una maschera), li avrebbe infine uccisi. Un piano di vendetta che lo avrebbe fatto sentire grande. Eppure, queste le dichiarazioni di Martina, per quanto riguarda il quadro presumibilmente da soggetto psichiatrico dell’assassino “Lo escludo. Andava bene negli studi, studiava Scienze infermieristiche, non avrebbe potuto farlo se avesse avuto malattie conclamate. È possibile che abbia un disturbo di personalità, ma resta comunque una persona, tra virgolette, normale”.