Orrore in Africa, donna incinta stuprata: il marito si vendica a modo suo

Una donna incinta è stata aggredita e violentata da un uomo introdottosi a casa sua. L’uomo è stato poi ammazzato dal marito di lei.

Donna stupro
Donna stupro (Facebook)

Una tragedia nella tragedia, succede in Sudafrica, a Durban, una donna, incinta , raggiunta in casa da un malintenzionato che prima l’aggredisce e poi tenta di violentarla. Al rifiuto della donna seguito da urla molto forti, è seguita una violenta aggressione. Le urla hanno inoltre allertato il marito, anch’esso in casa, che intervenendo ha aggredito l’uomo colpendolo in più parti del corpo con un machete. Lo stupratore, in seguito alle ferite riportate dall’aggressione, è di seguito morto dissanguato.

Il marito della donna è stato arrestato dalla polizia locale, intervenuta dopo poco. Ascoltata la versione dei testimoni, osservata la scena del crimine, non ha potuto fare altro che fermare l’uomo con l’accusa di omicidio. Un’indagine,  aperta dagli inquirenti locali, farà luce sull’effettiva dinamica dell’accaduto.

Donna stuprata, violenza su violenza

Machete
Machete (Facebook)

La vicenda ha sconvolto l’opinione pubblica, sottolineando ancora una volta, quanto sia insistente e tragico il tema della violenza sulle donne. L’aggressore, del quale non sono state rivelate le generalità, ma soltanto una approssimativa descrizione, è entrato in casa della donna con tutta tranquillità, premeditando probabilmente la violenza, aggravata dall’aggressione fisica e la condizione della donna, incinta al quinto mese. Quella che di per se, era una tragedia, si è conclusa con un doppio tragico epilogo. Da un lato la donna, sicuramente segnata a vita, dall’altra l’aggressore, vittima della sete di giustizia e della furia del marito di lei.

La parola ora passa ai giudici, agli inquirenti, che dovranno giudicare questo particolarissimo caso, che vede in ogni modo, il marito della donna colpevole d’omicidio, e certamente con davanti a se una lunga pena da scontare. La donna, come detto, segnata a vita, resterà senza marito, senza protezione si può dire in questo caso, in un contesto in cui la violenza è all’ordine del giorno e non bada a nulla. Sdegno e rabbia tra gli abitanti della zona, davanti all’ennesimo caso di ingiustificata follia. Tragedia nella tragedia, non una ma tre vittime, forse a questo punto quattro.

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