Proprio mentre vi stavamo scrivendo, è giunta in redazione la notizia che tutti speravamo di leggere, nonostante la normale apprensione: il ragazzo è stato trovato, vivo, a Istrana, ad avvisare sono stati alcuni clienti di un bar che avevano sentito parlare della sparizione e hanno visto il ragazzo entrare tutto fradicio e infreddolito. La macchina dei soccorsi – che per altro non si era mai fermata sin dalla caduta del ventenne – si è rimessa in moto e ha raggiunto il giovane prestandogli i primi soccorsi.
Poi l’incontro con quel padre eroe che ha sfidato la morte tuffandosi nel fiume.
In mattinata si erano precipitate sul luogo dell’incidente, le ambulanze del Suem 118, i vigili del fuoco, intervenuti con più squadre, e si è alzato in volo l’elicottero Drago 71 del reparto volo di Venezia. Oltre naturalmente ai sommozzatori.
Per fortuna l’epilogo è stato ben diverso ad una tragedia alla quale si era pensato dal momento che il giovane era sparito nel fiume: la morte della piccola Hafsa nel fiume Adda:il padre aveva cercato il suo corpo gettandosi in acqua tutti i giorni.