Guarda i porno da quando aveva 10 anni: “quei 20 minuti da sola, una droga per me”

Porno dipendente da quando aveva 10 anni, a 23 trova il coraggio di raccontare la sua storia e tentare di uscire dal tunnel.

E’ iniziato tutto come un gioco, la curiosità di una ragazzina di 10 anni di fronte ad una cosa mai vista. Una casualità perchè lei stava cercando su internet del materiale per la scuola, ma si è imbattuta per sbaglio in un video porno. Avrebbe potuto spegnere subito il pc o passare ad un altra pagina, ma qualcosa l’ha attirata e costretta lì, di fronte a quelle immagini che fino a poco prima non sapeva nemmeno esistessero nel suo mondo che da poco aveva superato la soglia dell’infanzia.

Si chiama porno dipendenza ed è una forma di attrazione incontrollabile caratterizzata da un abuso di visione di immagini pornografiche. La persona che nje soffre – perché di malattia si tratta – diventa totalmente dipendente da attività di ricerca di materiale pornografico, tanto da considerarla parte di un ciclo di pensieri, di sentimenti e di azioni che il soggetto non riesce più a controllare, né interrompendola né limitandola.

Courtney Daniella Boateng, ragazza inglese di 23 anni, ne soffriva da 13 anni. “Pensavo di trovare un filmato educativo ma mi sono imbattuta in una scena porno” – ha ammesso la giovane. Da lì è iniziata la sua odissea: un video al mese per iniziare, poi uno a settimana, uno al giorno fino ad arrivare a non poterne fare più a meno.

Guarda i porno da quando aveva 10 anni: l’adolescenza violata

 

La porno dipendenza viene curata da specialisti: psicologi e psichiatri. Durante il percorso terapeutico vengono ricercate le motivazioni che spingono il paziente a trovare rifugio nella pornografia online, nonché le devianze di questa problematica nella vita sessuale, affettiva, sociale e lavorativa del soggetto. ( Fonte Di.Te. associazione nazionale dipendenze).

“Ho cercato dei video e pensavo di trovare un filmato educativo ma mi sono imbattuta in una scena porno. A soli 10 anni, sapevo che non avrei dovuto guardarlo, ma non potevo smettere. […] Fissando lo schermo del computer, sono rimasta senza fiato per lo shock. Non riuscivo a staccare gli occhi. Era la prima volta che vedevo qualcosa di simile” ha raccontato la 23enne britannica.

“È stato fin troppo facile premere il pulsante affermando che avevo 18 anni. Mamma e papà non avevano attivato il blocco genitori perché si fidavano di me”. Una dipendenza, quella dal porno online, che ha letteralmente distrutto la sua adolescenza, tanto da tentare persino il suicidio. Una dipendenza contro la quale ha lottato da sola e che la stava consumando dentro fino a quando non l’ha finalmente affrontata quattro anni fa con un video in cui ha confessato tutto: una liberazione.

I segni clinici della pornodipendenza

  1. trascorrere molto tempo online ricercando materiale pornografico;
  2. provare un’eccitazione iniziale per la scoperta casuale del materiale pornografico e, in seguito, ricercare tale eccitazione intenzionalmente;
  3. nutrire aspettative di gratificazione ed eccitazione collegate alle successive connessioni;
  4. esperire sentimenti di vergogna e di colpa per il proprio comportamento in rete;
  5. tentare di nascondere la propria condotta agli altri;
  6. viene attuata una masturbazione compulsiva, prolungata e controllata, al fine di enfatizzare l’eccitazione della visione pornografica;
  7. l’orgasmo o l’eiaculazione risultano liberatori e rappresentano l’unica possibilità di riuscire a interrompere la fruizione pornografica;
  8. calo di desiderio verso il proprio partner;
  9. la masturbazione avviene solo attraverso la visione di quel tipo di materiale pornografico stereotipato;
  10. si tende a vivere la propria sessualità solo in termini fisici e non affettivi;
  11. continuare il comportamento nonostante le evidenti ripercussioni sul piano familiare, sociale, lavorativo ed economico;
  12. fallimento dei ripetuti tentativi di tenere sotto controllo la fruizione pornografica, limitandola o interrompendola (Lavenia, 2018).
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