Almeno cinque, le province oggi preoccupate dai dati che riguardano il Covid-19, oltre alle note, Napoli, Milano, Roma.
Al momento la situazione è tenuta sotto controllo dai numeri, non più alti come in principio, e dalle strutture ospedaliere, ma la seconda ondata di Coronavirus non è da sottovalutare in Italia. Alcune province, iniziano a preoccupare più di altre.
Tamponi ed isolamento, iniziano a farsi rivedere in almeno cinque città, dove sono nati nuovi focolai, oltre a quelle più grandi, già tenute sotto controllo, come Napoli, Milano e la capitale, Roma.
Coronavirus, Torino e non solo: ecco dove le cose non vanno bene
Stando allo studio degli ultimi dati in possesso di chi studia il caso, oltre infatti alle tre città già in allerta, focolai di un certo spessore si starebbero ergendo a Torino, Verona, Bolzano, Genova e Palermo.
Nelle ultime 24 ore, Torino ha infatti registrato 51 contagi dei 17.281 avuti da inizio pandemia ad oggi. Alcuni, colleghi di un call center che ha organizzato e tenuto contatti per le elezioni dello scorso week end, con 919 seggi cittadini. In provincia di Genova sono 60 i casi delle ultime 24 ore. La città ligure, ne ha visti da inizio emergenza ad oggi, 6.474. La città vicina di La Spezia, si preoccupa ulteriormente, un focolaio di grandi dimensioni ha fatto decretare la sospensione delle lezioni a scuola, per ora.
Verona invece, ha contato ad oggi 6.273 casi, 45 soltanto nella giornata di ieri. Tutti provenienti da posti diversi, nessun focolaio per adesso, ma anche qui c’è attenzione per l’inizio delle scuole. Palermo invece, ha visto soltanto 2 casi nella giornata di ieri, sui totali 1.490, ma non si è ottimisti nelle province: Bagheria ne ha visti ieri 13, preoccupano anche altre cittadine: Carini, Villafrati, San Cipirello, Corleone, Misilmeri e San Giuseppe Jato.
Infine Bolzano, anche lì, pur essendo una città che non conta moltissimi abitanti, un numero notevole di tamponi risultati positivi: 37. Positività, anche tra alcuni insegnanti della scuola per l’infanzia, Dolomiti. Gli altri docenti ed i bambini per ora, non sono stati messi in quarantena.