L’Ares Gate infiamma il web da circa una settimana, ormai non si parla d’altro fuorché la setta dei vip ma se è vero che a Mediaset è arrivata una diffida qualcosa potrebbe cambiare.
Il mondo del web si è stupito ieri quando nel salotto di Pomeriggio 5 non sono stati tirati in ballo nuovi sviluppi sull’Ares Gate e il caso mediatico sulla presunta setta dei vip. Tuttavia, stando alle indiscrezioni rilasciate da Dagospia, è possibile che anche questa sera al Grande Fratello Vip si scelga di tacere sulla questione.
In molti si domandano quale sia il motivo di questa omertà in merito alla questione portata alla luce da Massimiliano Morra e Adua Del Vesco, che in questi giorni nella casa più spiata d’Italia si sono lasciati andare ad alcune inquietanti rivelazioni in merito al loro passato, dando il via a un vero e proprio caso mediatico.
Mentre su Twitter continuano le indagini degli utenti, dal mondo delle Tv tutto tace e sembra che il motivo sia una diffida che potrebbe essere arrivata a Mediaset, che avrebbe ora le mani legate dal parlare ancora di questa intricata situazione.
Ares Gate, la diffida a Mediaset imbavaglia Signorini e Barbara D’Urso?
Non si hanno ancora notizie certe in merito alla diffida da parte del produttore Alberto Tarallo ai danni di Mediaset che impedirebbe all’azienda e di rimando, ai suoi programmi, di insistere sul caso dell’Ares Gate in merito alla presenza di un’ipotetica setta vip.
Così, se Lorenzo Crespi si appella affinché Adua Del Vesco venga protetta una volta uscita dalla casa del Grande Fratello, sembra che Alfonso Signorini e Barbara D’Urso siano imbavagliati. C’era molta attesa riguardo alla puntata del GF VIP in onda questa sera su Canale 5, molti speravano infatti di saperne di più.
“Ieri Barbarie a Pomeriggio5 non ha più nominato l’Ares-Gate dopo che aveva annunciato sviluppi e indagini dei giornalisti di Videonews. Che succede ora?” si chiedono su Dagospia. Nel noto telematico si domandano anche se Endemol abbia già provveduto ad informare Adua Del Vesco e Massimiliano Morra.
