Diletta Leotta senza freni, cosi appare in una recente intervista a seguito della pubblicazione del suo primo libro. Scopriamo cosa ha raccontato.
La conduttrice sportiva e radiofonica in una lunga intervista per il Corriere della Sera ha raccontato tutte le emozioni provate nella scrittura del suo primo libro, ammettendo di aver liberamente scelto di non scrivere una biografia: “A 29 anni non sarebbe stato credibile“.
E’ stata al centro della cronaca rosa negli ultimi mesi dopo l’addio al suo ex fidanzato, il pugile Daniele Toretto che al momento è uno dei concorrenti della nuova edizione di Ballando con le stelle, con cui proprio nell’intervista ammette di aver vissuto un grande amore.
Tra una smentita e una dichiarazione spontanea, la conduttrice protagonista dell’ultima edizione del Festival di Sanremo si è anche tolta qualche sassolino dalla scarpa. Ecco cosa ha ammesso.
Diletta Leotta senza freni: “L’invidia delle donne non la capisco”
Diletta Leotta senza freni? E’ questa la sensazione che si prova dopo aver letto la sua ultima e profonda intervista, che arriva dopo la pubblicazione del suo primo libro dal titolo Scegli di sorridere.
L’idea di scrivere un libro alla conduttrice di DAZN è arrivata durante il periodo di lockdown che come tutti sanno lei ha trascorso insieme al fratello e al suo ex fidanzato Toretto: “Con il libro ho cercato di trasmettere positività“.
Oggi donna in carriera e volto di Radio 105 è libera anche di raccontare momento della sua vita in cui si è sentita fragile o magari non troppo appagata dal suo lavoro, togliendosi anche qualche sassolino della scarpa.
“L’invidia delle donne? Non la capisco e certe polemiche mi mettono una tristezza infinita” ha anche ammesso la giovane siciliana che proprio dopo il Festival di Sanremo si è attirata tantissime critiche per il suo aspetto fisico e per la querelle sul fatto di aver fatto o meno uso della chirurgia estetica.
Infine poche brevi parole anche sul presunto flirt con il calciatore Zlatan Ibrahimovic, la conduttrice smentisce qualsiasi tipo di coinvolgimento asserendo: “Siamo colleghi e ora amici, nulla di più“. Sarà la verità?