I contagi da coronavirus non accennano a diminuire e crescono i ricoveri in terapia intensiva ma sembra non ci sia nessun allarme. Massimo Galli.
Di coronavirus si parla sempre meno, fino a qualche mese fa il bollettino della Protezione civile – oggi diramato dal Ministero della Salute – era l’appuntamento fisso per tutti: bisognava capire come andava la curva epidemiologica e che cosa ci aspettava. Poi l’allarme è rientrato e l’Italia ha ripreso le sue noprmali attività con un calo incoraggiante di contagi. Ma da inizio settembre – e qualcuno lo aveva predetto – con l’autunno sono arrivati nuovi casi e nuovi ricoveri in terapia intensiva.
Con il Covid non si scherza e anche se potrebbe fare meno paura perché la sanità italiana sa ormai come fronteggiarla, tanto da essere elogiata anche dall’Oms, non va mai sottovalutarlo. Il Covid c’è ancora e quando colpisce magari non uccide più come mesi fa, ma lascia sempre il segno.
Massimo Galli, virologo dell’ospedale Sacco di Milano, è uno dei medici più ponderati nelle dichiarazioni e uno tra i più apprezzati per la sua sincerità e coerenza. Quindi quando parla, sarebbe bene ascoltarlo. Specie quando dice: “dobbiamo continuare a stare maledettamente attenti”.
“Il virus che vediamo circolare oggi non è meno potente di quello dei mesi scorsi e potrebbero essere in circolazione anche un virus più debole che, però, non ha rilevanza epidemiologica – ha spiegato Galli.
Il coronavirus oggi in Italia: “dobbiamo stare maledettamente attenti” ma i bambini si ammalano meno
Massimo Galli ha analizzato i dati di alcune zone campione e dal responso ne deriva che i bambini sono quasi immuni al Covid, o meglio, si ammalno meno e mai gravemente. “Risulta che nei bambini sotto i 10 anni – spiega il virologo – meno del 10 per cento è stato contagiato mentre nei soggetti molto anziani vediamo contagi per più del 40 per cento” […] “Quindi i bambini non solo si ammalano meno frequentemente degli adulti ma si infettano anche di meno – ha sottolineato Galli.
I problemi nelle scuole sono ancora notevoli e alcuni ragazzi e bambini sono risultati positivi al tampone, ma per ora la situazione sembra essere sotto controllo anche se i genitori hanno paura.
Nell’ultimo bollettino del 23 settembre risultano 1.640 nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore, i tamponi effettuati sono stati 103.696 (il 22 settembre 1.392 positivi con 87.303 tamponi): 20 i decessi.
Sono 244 i malati in terapia intensiva: 33 in Lombardia (-1), 32 nel Lazio (-1), 24 in Toscana (+3). I ricoverati con sintomi sono 2.658, 54 in più rispetto al 22, e le persone in isolamento domiciliare sono 43.212 (568 in più).