Un rischio che la maggior parte delle donne sottovaluta e che non riguarda soltanto l’apparato neurologico: ci sono altri gravi pericoli.
Una brutta abitudine che di per sè causa già danni a volte irreversibili che possono portare anche alla morte. Oltre a rovinare gli equilibri stessi della vita, le relazioni con gli altri e con se stessi. Ma ci sono conseguenze che la stragrande maggioranza delle donne non conoscono e che quando scoprono, talvolta è troppo tardi e sono irrimediabili.
Parliamo dell’alcol. Sempre più donne hanno preso la cattiva abitudine di bere alcolici lontano dai pasti: non più il bicchiere di vino durante i pasti che non fa male a nessuno, anzi persino consigliato da qualche medico. Ma cocktail e superalcolici anche a lavoro, in discoteca o semplicemente nei bar.
Negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento di quasi il 40% delle donne che consumano alcolici lontano dai pasti. Il professor Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’ISS, ha spiegato quali sono i rischi di tale consumo sulle donne, al di là di quelli già ampiamente conosciuti.
Nel 2018, secondo i risultati del rapporto Istisan “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni”, a cura dell’Istituto Superiore e di Sanità, 16 milioni di persone sopra gli 11 anni hanno consumato bevande alcoliche lontane dai pasti, registrando un aumento del 10,2% per gli uomini e del 38% tra le donne rispetto al 2008.
La cattiva abitudine che rende sterili e causa tumore al seno: la differenza tra uomo e donna nel metabolizzare l’alcol
“Esiste una differenza tra uomini e donne per la metabolizzazione dell’alcol – ha spiegato a Fanpage.it il professor Emanuele Scafato. La donna ha un sistema di metabolizzazione dell’alcol molto inferiore, quasi del 50%, rispetto a quello dell’uomo. […] L’alcol è tossico per il nostro organismo e quello che il nostro fegato non riesce a metabolizzare, arriva nel sangue e rischia di procurare, a lungo andare, dei danni all’organismo”.
Sono ancora troppo poche le donne che lo sanno, ma come abbiamo accennato, un consumo eccessivo di alcolici può essere un fattore di rischio per la comparsa del cancro al seno: “È stato dimostrato – spiega ancora il professor Scafato – che superato un bicchiere di bevanda alcolica, il rischio di cancro alla mammella aumenta dal 7 al 27%, dopo il terzo bicchiere le possibilità aumentano fino al 50%” E questo perché l’alcol va a stimolare gli estrogeni già fuori controllo e le cellule sane possono trasformarsi in tumore.
Sos anche, se non soprattutto, tra le giovanissime che talvolta anche solo per fare parte del ‘branco’ abusa di alcolici e superalcolici. “Abbiamo rilevato un abbassamento dell’età in cui compare il tumore al seno – spiega l’esperto -. Questo perché il consumo di alcol ormai inizia già durante l’adolescenza: non dobbiamo dimenticare che fino ai 18 anni l’organismo non metabolizza correttamente l’alcol, tutto quello si beve prima di quest’età arriva direttamente nel sangue”.
E poi c’è il rischio legato alla fertilità: “C’è una riduzione della possibilità di avere figli. Le donne che consumano abitualmente alcolici rischiano di avere dei cicli irregolari e anovulari”.