Gli ha messo il pigiama, lo ha addormentato e gli ha sparato al cuore: i carabinieri sapevano

Claudio Baima Poma ha aspettato che suo figlio Andrea si addormentasse prima di prendere la pistola e sparargli un colpo solo al cuore.

Omicidio piccolo Andrea, di chi sono le colpe? Perché il padre lo ha ucciso?
Andrea con il padre (Fonte foto: web)

Andrea non si è accorto di nulla, è passato dal sonno alla morte. Non ha guardato in faccia l’assassino con le sembianze di un padre. Claudio Baima Poma ha aspettato che Andrea si addormentasse prima di ucciderlo. Con cura, gli ha messo il pigiama, si è coricato accanto a lui aspettando che chiudesse gli occhi. Occhi che ha chiuso per sempre, perché poco dopo il padre ha preso una pistola e ha sparato dritto al cuore del figlio. Un solo colpo, fatale.

Poi ha fatto la stessa cosa contro se stesso, e si è ucciso. Il gesto era stato ampiamente annunciato con un post drammatico su Facebook, i carabinieri erano stati avvisati da un’amica di Claudio che aveva letto tutto e aveva capito. Ma i militari sono arrivati troppo tardi: la tragedia si era già consumata.

Gli ha messo il pigiama, lo ha addormentato e gli ha sparato al cuore: “partiremo per un lungo viaggio”

Fonte foto: (Web)

Claudio Baima Poma era un operaio di 47 anni, viveva a Rivara, nel Torinese. Da poco si era lasciato con la compagna, Ines, madre di Andrea. Anzi, a suo dire, era stato lasciato “proprio nel momento più difficile della mia vita” le rimproverava Claudio che soffriva di dolori alle gambe e alla schiena ma soprattutto del mal di vivere, la depressione.

Sia Claudio che il figlio Andrea erano in piagiama quando i carabinieri sono arrivati nella loro casa. E questo conferma la premeditazione del padre ma anche la cura dei particolari, maniacale. I due corpi erano a letto, l’arma ritrovata non era detenuta legalmente e aveva la matricola abrasa, probabilmente era stata comprata da qualche delinquente.

Claudio aveva annunciato su Facebook la tragedia che sarebbe avvenuta di lì a poco. E aveva scaricato sulla moglie tutte le colpe. “Noi partiamo per un lungo viaggio, dove nessuno ci potrà dividere, lontano da tutto, lontano dalla sofferenza”, aveva scritto.

“Erano molto legati, al massimo pensavo potesse fare del male a me. Non a nostro figlio”, ha detto la mamma di Andrea divisa dall’omicida ormai da un anno e mezzo.

La ricostruzione della tragedia

(Retesette Piemonte)

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