Mattino Cinque, impossibile non notare la frase citata in diretta, attribuita proprio a Benito Mussolini. Ecco cosa è successo su Canale 5.
Su Canale 5 va in onda un nuovo appuntamento con Mattino Cinque, si discute di Flavia Vento e del suo abbandono al Grande Fratello Vip, dovuto alla mancanza dei suoi cani, in particolar modo di uno di loro, molto malato.
Federica Panicucci è intervenuta in difesa della sua ospite, attaccata da ogn angoli, per via della sua tendenza ad abbandonare i reality: una volta La Fattoria, due volte l’Isola dei Famosi e una volta il Grande Fratello Vip.
La showgirl ha chiesto di poter rientrare nella casa più spiata d’Italia, nel caso in cui una sua amica si renda disponibile a tenerle i cani in casa. Tuttavia quello che sorpreso i fan è stato ben altro: la citazione di Benito Mussolini in diretta.
Cita Mussolini in diretta: ma cosa è successo a Pomeriggio 5?
Flavia Vento è pentita di aver lasciato il Grande Fratello Vip e oggi deve difendersi da numerose accuse, sopratutto da chi le dice di averlo fatto appositamente perché questo è proprio il suo modus operandi con i reality.
A questo punto a sorprendere i fan è Federica Panicucci che, dopo aver difeso la Vento, ha detto: “Flavia, sai come si dice: molti nemici tanto onore.” Una frase che ha molto colpito perché da sempre attribuita a Benito Mussolini, la citazione in diretta a Pomeriggio 5 potrebbe far alzare molto gli animi.
Tuttavia, non tutto è come sembra e la Panicucci non è certo una sprovveduta del mondo dello spettacolo e sopratutto della macchina della diretta e si guarderebbe bene dal fare uno scivolone del genere. Cosa è successo quindi?
Un errore che va avanti da anni
“Molti nemici molto onore” è una frase pronunciata da Benito Mussolini, tuttavia non è una sua invenzione. Erroneamente si pensa che sia stato proprio lui a coniarla, tuttavia non è così che sono andate le cose.
Il primo a pronunciare quest’espressone è stato Georg Von Frundsberg .(1473- 1528), generale tedesco del Sacro Romano Impero.
La frase è entrata poi nel gergo di guerra, passando poi al linguaggio comune ma è stata pronunciata centinai di anni prima la nascita di Mussolini.