Era al cellulare, investe un passante sulle strisce e scappa: era suo suocero

A Leicester, in Inghilterra, una donna disattenta colpisce con la propria auto un uomo che passava sulle strisce, lo conosceva

Investe un passante sulle strisce: era suo suocero, ma non se ne era accorta
Le immagini dell’incidente

Un terribile impatto per il sessantunenne che attraversava sulle strisce pedonali a Leicester, città di 300.000 abitanti, in Inghilterra. La donna alla guida era quasi sicuramente al cellulare e non lo vede.

Più grave ancora, il seguito, dall’auto che lo investe non scende nessuno: la persona che lo falcia, fortunatamente pare non ad altissima velocità, non si ferma a prestare soccorso: in serata la donna si accorgerà di aver investito il suocero.

Lo investe e scappa: era suo suocero

Fonte foto: (Getty Images)

La tranquilla cittadina inglese di Leicester, era nota fino a poche settimane fa, solo agli appassionati di calcio per un’insperata vittoria della Premier League, a dispetto delle più grandi, nel 2016. Allenava l’italianissimo Claudio Ranieri e probabilmente prima di allora qualcuno, la città non l’aveva nemmeno mai sentita nominare.

Di poche ore invece, la notizia di una storia risalente al 2018: il processo che vede come colpevole Fatheha Begum Abedin ha avuto una conclusione. A confermarlo, l’edizione odierna del Daily Mail, per una faccenda a dir poco bizzarra. La donna, che investì un uomo perché intenta ad usare il proprio cellulare alla guida, era la nuora della parte lesa.

Dalle immagini delle telecamere di sicurezza, si nota che l’uomo aveva già raggiunto la metà della strisce disegnate sul suolo, in pratica passava tra la terza e la quarta, quando un’auto bianca lo ha investito. La vettura rallenta leggermente, poi scappa via come nulla fosse. Poco dopo, arriveranno i soccorsi da parte di altri automobilisti e da un uomo che aveva visto tutto. Il sessantunenne, per fortuna non è morto, ma ha riportato diverse ferite gravi e la rottura del bacino.

Ad ogni modo, anche se in tanti saranno sicuramente curiosi, nessun tabloid ha ad oggi riportato le conseguenze familiari del gesto della donna, che, sfortunata era andata ad investire proprio il padre di suo marito. Ad ogni modo, non fermarsi fu un atto ingiustificabile. Conseguenze diverse da un altro automobilista che nelle scorse ore ha fatto parlar di sé, ma che per fortuna non ha investito nessuno: in Canada, l’autista di una Tesla si è addormentato alla guida mentre la sua vettura viaggiava a 140 km/h.

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