Pesanti offese alla memoria di Willy Monteiro da un utente che ha definito eroi gli assassini del giovane. Il post della vergogna.
La stragrande maggioranza degli italiani si è stretta intorno a Willy Monteiro dopo la sua barbara fine. I social si sono dimostrati compatti a rimpiangere il 21enne scomparso e ad attaccare pesantemente i suoi aggressori. Ma c’era da aspettarselo che qualche ‘simpatizzante di destra’ o presunto tale, prima o poi spuntasse fuori con qualche frase becera sui social.
Ed è successo. “Eroi, avete ucciso quello scimpanzé” è la frase vergognosa che non sarebbe nemmeno tanto da pubblicizzare se non per sottolineare che il suo mentore è stato subito denunciato. L’autore dei post razzisti, ovviamente, non aveva neppure il coraggio di mostrarsi con il suo vero nome e volto ma usava provider stranieri e anonimi per attaccare Willy e definire ‘eroi’ i fratelli Bianchi.
“Come godo che avete ucciso quello scimpanzé, siete degli eroi”. La polizia postale è risalita a un ragazzo di 23 anni, studente universitario ed esperto di informatica, residente a Treviso: il Veneto non è nuovo ad espisodi estremi della destra radicale locale ma nessuno si era permesso di scendere così in basso riguardo una tragedia che aveva come vittima un giovanissimo.
Omicidio Willy, i tifosi dei Bianchi: “siete eroi”: denunciato razzista che si nascondeva sotto falsi nomi
I ‘leoni da tastiera’ sono definiti: personaggi che sfidano il mondo solo perché nascosti da una tastiera appunto, e addirittura che scrivono con falsi nomi. Giusto per sentirsi importanti per un momento. Ma la polizia postale di Roma e Latina, nonostante le difficoltà, ha fatto un ottimo lavoro insieme ai colleghi di Firenze e, insieme, sono risaliti al 23enne trevigiano che ora è stato denunciato.
Il giovane scriveva da un albergo di Firenze, e lì è stato intercettato. Il post incriminato era stato pubblicato su Facebook, ora è cancellato. Oltre le frasi becere, le foto dei fratelli Bianchi. Quello che più indigna è che il post aveva ricevuto migliaia di like e di condivisioni. Altre migliaia di bestie che si nascondono per paura.
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