Omicidio Cerciello Rega, Elder due mesi fa: “italiani di mer**” Oggi: “chiedo scusa a tutti”

Elder ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee ai giudici e si è scusato per quello che ha fatto. Due mesi fa diceva cose diverse.

«Non sarò mai capace di perdonarmi e non mi aspetto che la famiglia di Cerciello possa farlo oggi, sarà difficile, ma spero che un giorno potrà farlo». Parole di Finnegan Lee Elder, uno dei due ragazzi accusato dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega – l’altro imputato è l’amico di Elder, Christian Natale Hjorth.

Il giovane americano due mesi fa non la pensava proprio così, probabilmente i suoi legali gli hanno consigliato di mantenere una linea più morbida rispetto al processo in corso. Ma è anche possibile che Elder si sia pentito davvero, certo dopo le sue dichiarazioni di luglio non è semplice credergli.

Non voglio imparare l’italiano – aveva detto il californiano durante il colloquio con il padre e il suo legale – sono così stanco di sentire l’italiano, lo odio, se mai tornerò negli Stati Uniti, e la gente mi fa ‘ooh la cultura italiana, la lingua italiana, che bellezza’ io dirò è disgustoso fa schifo non voglio mai più sentire l’italiano, mai più.

Omicidio Cerciello Rega, Elder due mesi fa “italiani di mer** oggi chiede scusa a tutti: “vorrei poter tornare indietro”

mario cerciello rega, ucciso
Che sia strategia difensiva per intenerire i giudici oppure pentimento vero, non è facile saperlo. Elder ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee. «Voglio chiedere scusa a tutti, alla famiglia Cerciello e ai suoi amici. Al mondo intero. – ha detto in aula. Quella notte è stata la peggiore della mia vita e se potessi tornare indietro per cambiare le cose lo farei ora, ma non posso».
Poi Elder prova a spiegare perchè tanto silenzio prima di chiedere perdono per un uomo ammazzato in cambio di un pò di divertimento a base di cocaina. «Non ho parlato prima per mancanza di coraggio – ha detto l’americano davanti ai giudici della prima corte d’assise -. In carcere ho avuto la possibilità e il tempo di riflettere […] Quella notte è stata la peggiore della mia vita, non perché sono in prigione, lontano da tutti. I motivi sono altri: ho tolto la vita di una persona, ho tolto un marito a sua moglie, ho rotto un legame tra fratelli. E ho tolto un figlio a sua madre”

 

“Ciò che è successo – ha concluso Elder – mi ha cambiato per sempre e prometto di non commettere più questi errori».

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