Ha scaturito molte lamentele da parte dei genitori, la richiesta da parte di un istituto nell’aretino, di tornare a cambiare il pannolino ai figli
Un asilo nido di Montevarchi, in provincia di Arezzo, ha stilato un programma per il rientro a scuola di questi giorni, che prevede il ritorno in classe del genitore, ogni qual volta suo figlio dovesse fare i bisogni. All’Istituto Comprensivo “Raffaello Magiotti”, infatti, manca il personale e non c’è chi possa adempiere a questo ruolo.
Cosa che ha fatto storcere il naso e non poco, ai tanti genitori che nell’orario di soggiorno dei loro figli all’asilo, sono occupati dal lavoro. Le lamentele sono iniziate a diventare molteplici ed il malcontento si è fatto sentire, fino a costringere il sindaco a trovare una soluzione.
Arezzo, manca il personale a scuola: c’è bisogno di una soluzione
La pulizia, per carità, è la prima cosa in ogni ambiente lavorativo, soprattutto quando ci sono di mezzo i bambini. Che ogni volta un genitore deva trovare il tempo di tornare a cambiare il pannolino al proprio figlio però, è una richiesta un po’ azzardata, se si pensa ad un asilo nido, che di regola, dovrebbe occuparsi anche di questo.
Ma se manca il personale come si fa? Le lamentele innanzitutto, non derivavano soltanto da chi dovendo lavorare, non poteva contare nemmeno sull’aiuto di parenti, ma anche perché la richiesta della scuola era di cambiare i piccoli all’esterno, per poi rientrare. Cosa che a rifletterci su non sarebbe stata affatto indicata per i bambini, con l’arrivo dell’inverno. Ed allora interviene addirittura il sindaco.
Silvia Chiassai Martini, attuale primo cittadino di Montevarchi, si è messa in contatto con la dirigente scolastica, Laura Debolini, visto il malcontento delle tante famiglie. L’unica soluzione, visto che oltre al personale per l’emergenza Covid, manca numericamente, anche quello ordinario, sono dei volontari. Su Facebook, la dottoressa Chiassai Martini, ha annunciato che le scuole materne, la Staccia Buratta e Il Giglio dell’Istituto Comprensivo “Raffaello Magiotti”, sono d’accordo con l’idea di assumere persone volontarie al proprio interno. Che esse siano esterne o tra i genitori stessi, permetterebbero: “agli operatori di portare avanti tutte le procedure più complicate e dispendiose dal punto di vista del tempo”.
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