Il bambino nato a Taormina è stato operato poco dopo la nascita. Dopo due anni è stato portato al Bambino Gesù di Roma, ma qualcosa è andato storto, provocando la morte del bambino.
Una brutta storia è pronta a tornare in auge. Sta infatti per iniziare l’udienza preliminare nei confronti di otto medici dell’Ospedale Bambino Gesù, accusati di omicidio colposo in seguito alla morte di un bambino di appena 2 anni a cui era stato impiantato un pacemaker al contrario.
L’episodio in realtà si è verificato a Taormina in Sicilia dove il piccolo è venuto alla luce nel 2016. Poco dopo la nascita si è subito reso necessario un intervento al cuore presso il centro cardiologico pediatrico Mediterraneo del Bambino Gesù.
Bambino Gesù: i capi d’accusa nei confronti dei medici
Stando a quanto riportato da “La Repubblica” i tre medici che fissarono il pacemaker lo fecero in maniera errata, rivolgendolo verso il basso. Un errore madornale che provocò una sorta di nodo all’arteria causando insufficienza cardiocircolatoria.
Per effetto dei reiterati problemi, due anni più tardi il piccolo fu portato presso l’omonima struttura di Roma. I cardiologi che lo visitarono però non capirono la gravità delle sue condizioni ritardando degli esami che potevano essere decisivi. La tac fu addirittura posticipata di due mesi, almeno stando al quadro ricostruito dai pm.
Durante le festività natalizie il piccolo iniziò a peggiorare drasticamente e nonostante un altro intervento chirurgico dopo due giorni il bambino morì, lasciando di sasso i genitori, che adesso pretendono giustizia. Le accuse nei confronti dei medici sono pesantissime: omicidio in cooperazione colposa consistita da negligenza, imprudenza ed imperizia.
Non è da escludere che il giudice possa disporre una nuova perizia per accertare cosa sia realmente successo e quali sono le cause che hanno portato a questa serie di errori abnormi e reiterati.
Una vicenda destinata a durare ancora a lungo, dalla quale però dovrà emergere necessariamente la verità. Se davvero una povera anima indifesa di appena due anni è stata strappata alla vita per colpe altrui, è giusto che chi ha sbagliato dalla Sicilia alla Capitale la paghi amaramente.
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