Salvini, fischi e pomodori a Torre del Greco: “gli amichetti di De Luca”

Dopo l’aggressione da parte di una ragazza a Pontassieve, Salvini ha incontrato l’ostilità di Torre del Greco: comizio finito dopo 5 minuti.

Matteo Salvini ha dovuto lasciare in fretta e furia anche il comizio di Torre del Greco, era già successo sempre in Campania ma a Mondragone: nella terra di De Luca, il leader leghista non è ben visto evidentemente, almeno da una parte della popolazione. Salvini si è poi spostato a Napoli dove un fiume di gente lo ha accolto tra gli applausi e senza contestazioni forti nonostante la presenza dei centri sociali.

Il tour elettorale del numero uno del Carroccio, in vista delle regionali della prossima settimana, ha fatto dunque scalo in Campania. Una terra difficile per Salvini, anche per via delle continue polemiche tra lui e il governatore della Campania, De Luca. A Torre del Greco era previsto un comizio e poi una passeggiata perle vie della città, ma è saltato tutto.

Una volta salito sul palco, il leghista è stato accolto da fischi sonori e anche qualche pomodoro. Un corteo composto da almeno un centinaio di manifestanti – alcuni media parlano addirittura di mille – hanno fatto desistere i responsabili del servizio d’ordine, consigliati anche dalle forze dell’ordine.

Salvini, fischi e pomodori a Torre del Greco: “signora, vuole sapere perché abbiamo già vinto?”

Nei cinque minuti di comizio, Matteo Salvini è riuscito a lanciare qualche stoccata al presidente della regione, De Luca. Ad una risposta che continuava ad imprecare contro di lui, il leghista ha risposto: “Signora, vuole sapere perché abbiamo già vinto? Perché se ci fossero qui Renzi, De Luca e De Magistris, non stareste ad urlare e a fare casino. Sareste a casa, sareste al negozio, sareste a studiare, sempre che la Azzolina permetta la riapertura delle scuole […] Noi faremo di tutto per mandare a casa la Azzolina. E se ci date una mano mandiamo a casa anche quel chiacchierone di De Luca”.

Dopo leparole, un fiume di fischi e urla daparte dei contestatori: Eccoli gli amichetti di De Luca – ha replicato Salvini – non hanno una mazza da fare dalla mattina alla sera: reddito di cittadinanza e nulla piu’. Eccoli lì. Noi preferiamo la Campania del lavoro, del mare, dell’artigianato, del corallo, della bellezza e della tradizione […] Questo coro dedicatelo a De Luca che vi ha rubato il voto per 50 anni”.

Nella sua giornata napoletana, Salvini aveva fatto tappa anche a Pompei, visitando gli scavi, poi a Gragnano incontrando l’azienda produttrice di pasta famosa in tutto il mondo: “Valorizzare le eccellenze – ha detto – la Campania è la regione della bellezza, dell’arte, della tradizione”. Poi la visita a Giugliano, nella Taverna del Re dove sono stoccate da anni tonnellate di ecoballe di rifiuti: “E’ intollerabile che la Campania sia prigioniera delle ecoballe e delle balle di De Luca”.

Salvini, fischi e pomodori a Torre del Greco: il VIDEO

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