Parla la mamma dei fratelli Bianchi, accusati con altri due, di aver ucciso Willy Duarte, si dispiace e manda un abbraccio a quella della vittima
I fratelli, Marco e Gabriele Bianchi, figurano tra i presunti uccisori del ventunenne, Willy Monteiro Duarte, morto dopo un feroce pestaggio per aver tentato di sedare una rissa. Con loro, per ora sono indagati anche due amici, Mario Pincarelli, 22 anni, Francesco Belleggia, 21 anni.
Per la prima volta, ha parlato la mamma dei due fratelli, Antonella Di Tullio, che si dispiace per l’accaduto, vorrebbe chiedere scusa ed abbracciare la madre di Willy, ma dice anche: “I miei figli devono pagare solo se hanno fatto qualcosa”.
Colleferro, la madre dei fratelli Bianchi: “I miei figli non sono mostri”
Il giovane e sorridente Willy, descritto come “Amico di tutti”, ragazzo solare ed appassionato di calcio, che per pagarsi gli studi lavorava come cameriere, è stato ucciso con un pestaggio nella provincia di Roma. Per ora i presunti aggressori sono quattro, più o meno suoi coetanei, ma gli stessi, raccontano di non averlo ammazzato.
La madre dei fratelli Bianchi, al centro delle indagini, ha le stesse perplessità, ma allo stesso momento ammette che i figli devono pagare qualora fossero loro, i veri assassini. “Mi vergogno per gli assassini di Willy, ma i miei figli non sono i mostri che avete descritto e la piena verità su di loro verrà fuori!”, inizia la mamma di Gabriele e Marco, in una intervista al corriere.it
“Parlo come mamma di quattro figli, nessun genitore può sopportare un dolore simile. Il primo pensiero al mattino è incrociare il viso del figlio e nessuno al mondo merita una simile atrocità. Se penso alla mamma di Willy sto male. Vorrei darle tutto il mio cordoglio, mandarle un abbraccio, ma a che servono le parole? So che la sua vita è distrutta e niente sarà più come prima”.
Ma la stessa Di Tullio, al momento di pensare ai propri figli come due assassini, fa un attimo dietrofront, forse non riuscendo da genitrice, ad accettare simile idea: “I miei figli devono pagare se hanno sbagliato, qualunque cosa hanno fatto, ma non per quello che non hanno fatto. La giustizia deve andare fino in fondo. Sono sicura che non sono stati loro a ucciderlo, una mamma certe cose le sa”.
La stessa donna, commossa per la famiglia del povero Willy, dichiara che forse i media si sono fatti un’idea sbagliata dei propri figli, forse per come appaiono su Facebook. “Quella sera erano lì da pacieri, non se la sarebbero presa con un ragazzino”.
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