L’autopsia sul corpo di Willy ha accertato che il 21enne è morto per ‘politraumi’ causati dalle tante botte prese nell’aggressione assassina.
L’autopsia e letestimonianze dell’unica persona che gli investigatori ritengono attendibile, se possibile delineano un quadro ancora più agghiacciante sulla morte di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso con calci e pugni a Colleferro.
Ieri, 9 settembre, una giornata importante per gli sviluppi di un caso che tiene in apprensione ormai tutta l’Italia. Oltre all’autopsia sul corpo martoriato del povero Willy, ci sono stati gli interrogatori ai quattro arrestati presunti assassini del giovane capoverdiano. Gli indagati si sono rimbalzati le accuse.
Il gip di Velletri ha convalidato la custodia cautelare in carcere per tre degli accusati – i fratelli Bianchi e Marco Pincariello, mentre uno – Francesco Belleggia – è stato portato agli arresti domiciliari.
L’autopsia, invece, ha confermato che Willy ha fatto una morte atroce, letteralmente massacrato da calci e pugni in tutto il corpo: “grave shock traumatico” – dicono i medici legali, causato da politraumi distribuiti tra torace, addome e collo. I prossimi rilievi dell?istituto di medicina legale di Tor Vergata, dovranno stabilire quale sia stato il colpo mortale che ha ucciso Willy.
Omicidio Willy: “Gli saltavano sopra, era già morto, c’erano tre di loro di sicuro”
Il racconto di un testimone presente sul luogo nel momento del feroce pestaggio, è stato definito “attendibile” dagli inquirenti. E delinea un quadro ancora più agghiacciante di quello che già era drammaticamente chiaro a tutti.
“Willy era già a terra e hanno continuato a sferrargli calci e pugni tanto che non si è riuscito più a rialzare”. E’ quanto si legge nell’ordinanza di 14 pagine del tribunale di Velletri. “Addirittura saltavano sopra il corpo di Willy in terra e già inerme”.
Già, ma chi è stato ad infierire così, dal momento che i quattro arrestati si rimbalzano le colpe? “Tra gli aggressori di Willy sono certo ci fossero i fratelli Bianchi e Pincarelli” – ha dichiarato al gip il supertestimone.
“Ho visto sopraggiungere ‘a palla’ un’auto di grossa cilindrata – continua la testimonianza redatta sull’ordinanza – Sono scese cinque persone che si sono lanciate contro chiunque capitasse a tiro sferrando calci e pugni e poi si sono accanite contro Willy”.
“In due saltavano sul corpo” – Tra gli aggressori – c’è ancora scritto sull’ordinanza del gip – “c’era una quarta persona che aveva il braccio ingessato e che è scesa con gli altri dal Suv.