Un’insegnante di 47 anni, resterà suo malgrado nella mente dei propri alunni per sempre, dopo essere morta durante una lezione online.
Si chiamava Paola De Simone, l’insegnante argentina morta a 47 anni davanti agli occhi increduli, dei propri alunni. La donna, stava portando a termine una lezione online, quando un improvviso malore l’ha fatta accasciare.
Aveva annunciato di essere ammalata da più di un mese, ma continuava da casa a svolgere con passione il suo lavoro. Durante l’ultima lezione, pare che avesse già dato segnali di debolezza, con crisi respiratorie, prima di arrivare all’ultimo malore. La morte è arrivata pochi minuti dopo.
Insegnava a Buenos Aires: muore durante una lezione online
Lo scorso 28 agosto, in risposta ad una persona che le chiedeva delle sue condizioni di salute, Paola rispondeva così: “È molto complicato. Ormai da quattro settimane i sintomi non vanno via. Un amico nostro è in condizioni complicate. Mio marito è esausto per il tanto lavoro di questo momento (medico in terapie ed emergenze), arriva (il virus) a più persone e fa sempre più male”.
Ma Paola, nonostante i sintomi, soprattutto, dalle testimonianze, una fortissima tosse, voleva lavorare e non ha mai, seppur da casa, abbandonato il suo ruolo. Durante l’ultima lezione, gli stessi alunni si erano accorti delle difficoltà iniziando a chiedere aiuto ed a chiedere alla propria docente di fermarsi, ma lei ha continuato. Alla fine però ha finito le forze, accasciandosi in preda ad un malore che le ha tolto la vita, davanti agli occhi dei propri amati studenti. Quando il marito è tornato a casa, nulla ha potuto, la sua amata era già morta.
Ad annunciare ufficialmente la morte della docente Paola De Simone, l’Universidad de la Empresa di Buenos Aires, dove insegnava Scienze Politiche, con una nota: “Paola era un’insegnante appassionata e dedita, un’eccellente professionista e una grande persona. Aveva più di 15 anni di esperienza nel nostro ateneo. Accompagniamo la sua famiglia in questo momento difficile, esprimendo le nostre condoglianze a nome di tutta la comunità accademica. Rispetto e gratitudine per la sua memoria”.
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