Oggi il piccolo Tommy, Tommaso O., compirebbe 16 anni ma la sua vita fu spezzata per colpa di balordi quando aveva 17 mesi.
Il piccolo Tommy aveva tenuto col fiato sospeso tutta Italia. Era stato rapito in casa sua da un balordo che voleva far soldi con un riscatto. Un balordo che oggi paga l’omicidio di Tommaso con l’ergastolo: Mario Alessi era entrato in casa Onofri spacciandosi per un muratore che doveva fare lavori di ristrutturazione, aveva sequestrato padre e madre, portandosi via il bambino.
Insieme ad Antonella Conserva e Salvatore Raimondi, aveva escogitato un piano per estorcere cinque milioni di euro alla famiglia di Tommy. Ma i balordi non avevano fatto i conti con l’inesperienza e con il clamore che il rapimento del piccolo provocò nei media nazionali.
In quei giorni tutti parlavano del rapimento, gli investigatori lavoravano assiduamente per arrivare ai rapitori, e c’era ancora la speranza che tutto finisse bene. Invece, un mese dopo la scomparsa, Tommy fu ritrovato morto sull’argine del fiume Enza: era aprile del 2006. Alessi si sentiva accerchiato e aveva ucciso Tommaso il giorno stesso del sequestro: lo aveva preso a calci e pugni rompendogli la mandibola, poi la botta finale con lo strangolamento.
Una fine orribile, a diciassette mesi. Oggi, papà e mamma non potranno festeggiare il sedicesimo compleanno di Tommy. Il papà è morto di crepacuore, la mamma è la quattordicesima volta che non può festeggiare questo giorno speciale con la sua creatura.
Tommy oggi avrebbe 16 anni: il permesso premio alla carceriera
Per l’omicidio del piccolo Tommy a Casalbaroncolo, in provincia di Parma, vennero condannati all’ergastolo Mario Alessi, a 24 anni la sua convivente, Antonella Conserva, e all’ergastolo anche il complice, Salvatore Raimondi.
Dopo 14 anni di carcere, nel gennaio del 2020 la carceriera del piccolo Tommy, Antonella Conserva, ha beneficiato di un permesso premio ed è potuta uscire dal complesso di Bollate. “Non cercatelo più – disse l’ergastolano Alessi pocodopo il rapimento – è morto. È stato ucciso un’ora dopo essere uscito di casa”.
Oggi Tommaso Onofri riposa nel piccolo cimitero di Tizzano. I genitori hanno fondato l’associazione ‘Tommy nel cuore’, che si occupa di assistenza psicologica e socio sanitaria ai bambini.
Paolo Onofri, il papà di Tommy, sarà l’unico a potere festeggiare il compleanno di Tommy insieme con il figlio. In cielo. Morì nel 2012 dopo essere rimasto cinque anni in coma dopo un arresto cardiaco. Il dolore per la morte del piccolo, gli fu fatale.
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