Marcia su Roma senza mascherina: “Governo criminali assassini”

L’altra faccia della pandemia conosciuta come Coronavirus: i negazionisti. Oggi, hanno fatto sentire le loro voci nella Capitale italiana.

Loro chiedono la libertà, e non sono pochi. Ieri sono scesi in piazza i negazionisti del Coronavirus, coloro che credono al complotto, dietro l’ultimo anno vissuto su scala mondiale, per quella che a questo punto, sarebbe una presunta pandemia.

Li hanno chiamati i ‘No mask’ e non c’è bisogno di essere degli assi in inglese, per capire il perché. Hanno infatti scelto di scendere in strada, nella Capitale, senza mascherina, visto che per loro appunto, il virus non esiste o quanto meno, non è così preoccupante.

Roma, in piazza anche un medico: Di Maio non ci sta

Roma: i 'No mask' in marcia per la Capitale chiedono la libertà
Fonte foto: (ilfattoquotidiano.it)

“Governo criminali assassini”, uno degli striscioni che ieri ha campeggiato tra le strade di Roma, inondate da chi pensa che il lockdown sia un gesto di dittatura e che ci sia qualcosa dietro alla pandemia, Covid-19. Senza mascherine, i manifestanti hanno intonato l’Inno d’Italia, mentre chiedevano “Libertà” e “Verità”.

E tra le strade del capoluogo laziale, anche un medico, Pasquale Mario Bacco, ricercatore, medico legale ed anche componente dell’associazione ‘L’Eretico’, che lancia il suo monito: “Il Covid non è come ce lo hanno raccontato. Le mascherine vanno buttate: con questo caldo sono un terreno di coltura per i germi davanti a bocca e naso”.

Insomma, si fa sempre più confusione dinanzi ad un virus sul quale di certo non eravamo preparati, ma se ogni medico dice la sua, la situazione può solo peggiorare. Intanto, ad alzare la voce, non ci sono soltanto i manifestanti, ma anche il ministro degli Esteri in carica, Luigi Di Maio: “Parlano di guerra i negazionisti, di guerra che devono fare allo Stato contro queste misure, contro la mascherina. Io invece rispondo che la guerra l’abbiamo combattuta questo inverno e abbiamo perso sul campo decine di migliaia di italiani i cui familiari stanno ancora piangendo. Chiedo di portare almeno rispetto per i familiari dei morti“.

Più lapidaria e meno convenzionale, di un medico chirurgo che evidentemente, non la pensa come i negazionisti ed esprime il suo dissenso, tramite il seguente tweet:

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