Chi possiede dei cani ogni giorno prova a comunicargli dei messaggi per fargli capire alcune attività da compiere. Ma perchè loro a volte ci rispondono piegando la testa? Ecco i motivi
Occuparsi dei cani è probabilmente tra le attività preferite dalle persone. Naturalmente richiede molta cura e impegno e almeno quando sono ancora cuccioli non sempre riescono a recepire i messaggi che vogliamo trasmettergli.
Cercare di entrare in sintonia con loro e insegnargli le regole basilari è un obiettivo piuttosto comune per chi decide di adottare un amico a 4 zampe. Secondo diversi studi i cani hanno una capacità comunicativa pari a quella di un bambino di 2 anni. Dunque riescono a comprendere il significato di tanto parole, circa 150.
Ovviamente serve tanta pratica e soprattutto delle buone tecniche per aiutare i nostri animali ad associare le parole agli oggetti. Per questo è bene essere sintetici utilizzando concetti semplici come “andiamo”, “mangia”, “gioco” e così via.
La componente essenziale è però la pazienza. Ogni cane ha un suo ciclo di apprendimento e può capitare che in alcuni casi sia necessario più tempo del previsto.
Perchè i cani piegano la testa quando proviamo a parlagli? Le tre curiose spiegazioni
Passando alle loro risposte, tra le più curiose c’è senz’altro il piegamento della testa. Cosa vogliono dirci quando si lasciano andare a questa postura? In realtà sono diverse le sfaccettature. Vediamole tutte analizzandole nel dettaglio:
- Sentire meglio. Pare che i cani assumano questa posizione quando sentono suoni sconosciuti e non riesce ad individuare la fonte di provenienza. Così facendo potrebbero essere facilitati nella comprensione;
- Avere una visuale migliore. Secondo questa corrente di pensiero il senso da prendere in considerazione sarebbe la vista. Il muso infatti ostacola il loro raggio visivo e piegandosi di lato riescono ad avere una maggiore percezione del mondo che li circonda;
- Questione di cervello. Uno studio dell’Università di Sussex avrebbe dimostrato che i cani utilizzano la parte destra del cervello per recepire le parole mentre con la sinistra le elabora. Dunque, quando si imbattono in suoni nuovi piegano la testa a destra per poi utilizzare la parte opposta per la codifica.
Insomma, non il miglior amico dell’uomo non smette mai di sorprendere, d’altronde secondo un pensiero piuttosto diffuso l’unico dono che non hanno è quello della parola.
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