Gli hanno negato l’eutanasia, sospende cibo e cure: ha deciso di morire lo stesso, in diretta Facebook, ma gli hanno oscurato il profilo.
Alain Cocq non vuole accettare di morire con la sacca piena dei residui della sua vescica e del suo intestino, non vuole accettare di morire passando il tempo a guardare il soffitto e a perdere la dignità guadagnata in 57 anni di vita. Alain Cocq vuole morire ma il Presidente francese, Macron, gli ha negato l’eutanasia perché malato ‘non terminale’.
L’uomo però ha deciso di sfidare le leggi scritte e ha sospeso da solo le cure che gli vengono somministrate con i sondini, e lo stesso ha fatto con il cibo, alimentato sempre con pezzi di plastica. Alain Cocq per protesta aveva annunciato che la sua morte sarebbe stata trasmessa in diretta sui social “tre o quattro giorni di streaming”. Ma Facebook non glielo permetterà e ha già oscurato i suoi video in diretta.
“Entro 5 giorni morirò e lo mostrerò sui social” – aveva annunciato dopo la decisione di Macron di non concedergli l’eutanasia.
Sospende cibo e cure: “voglio morire con dignità, senza sacca e senza pezzi di plastica che mi tengono vivo”
Alain Cocq è ancora giovane, ha 57 anni ed è affetto da tempo da una rarissima e implacabile malattia degenerativa per la quale non ci sono cure. “La strada per la liberazione inizia e, credetemi, sono felice”, ha detto dopo avere annunciato la sua decisione autonoma di togliersi la vita.
“So che i prossimi giorni saranno difficili, ma ho preso la mia decisione e sono calmo”, ha aggiunto. Voleva far vedere come muore un uomo che soffre, in diretta social. “Pur rispettando la sua decisione di attirare l’attenzione su questa complessa questione – ha replicato Facebook – sulla base della consulenza di esperti, abbiamo adottato misure per impedire il live streaming sull’account di Alain poiché le nostre regole non consentono di mostrare tentativi di suicidio”.
Alain Cocq non ce la fa più a sopportare una vita tanto difficile. Una vita che dura da 34 anni. “L’intestino mi si svuota in una sacca. La vescica mi si svuota in una sacca. Vengo rimpinzato come un’oca, con un tubo nello stomaco. Se devo restare qui a guardare il soffitto come un coglione aspettando che passi, dico no”.
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