Danno fuoco e uccidono un cane: ricompensa per chi trova i colpevoli

Un vile gesto, compiuto da sconosciuti nel catanese: danno fuoco ed uccidono un cagnolino, un cittadino promette di ricompensare chi trova i colpevoli

Danno fuoco ed uccidono un cane: ricompensa per chi trova i colpevoli
Fonte foto: (Pixabay)

Un gesto che non ha nulla di divertente, né tantomeno farebbe sentire coraggioso chiunque avesse il coraggio di compierne uno simile. Un cagnolino di tre anni è stato ucciso nel catanese poche notti fa.

Gli sconsiderati, due uomini ed un minore, hanno dapprima dato fuoco all’indifesa bestiolina, poi l’hanno uccisa con un colpo di pietra mentre quest’ultima tentava di scappare tra le urla di dolore. Ora, si cercano i colpevoli tra l’indignazione della gente.

Catania: ricompensa promessa per chi trova i colpevoli

Fonte foto: (Pixabay)

Molto triste, la vicenda che ha coinvolto i cittadini di Paternò, nel catanese, dove in tre hanno ucciso un cagnolino di tre anni, per puro divertimento, per quanto ciò possa apparire assurdo. Cosparso di gasolio, gli hanno dato fuoco, poi non contenti, durante il suo tentativo di fuga, lo hanno colpito, ammazzandolo.

I tre malviventi sarebbero poi stati fatti scappare da dei ragazzini, che hanno tentato invano di salvare il cagnolino. “Quel cane era ustionato, aveva la mascella spaccata e un buco in testa”, ha raccontato Massimo Anicito, presidente del gruppo animalista “Cani randagi”, tra i passanti accorsi sul posto per tentare di rianimare l’innocente animale.

I vigili urbani, accorsi poco dopo, stanno facendo ora tesoro di testimonianze ed immagini delle telecamere di sorveglianza, nel tentativo di dare un volto e dei nomi, ai tre aggressori. Intanto la notizia ha fatto il giro del web, riscuotendo rabbia ed indignazione. Un cittadino, ha persino promesso di ricompensare personalmente chi dovesse aiutare le forze dell’ordine ad arrivare ai tre uomini.

Ma non è il primo gesto in pochi giorni. Giovedì scorso un cane fu trovato bruciato e senza vita, ma lì nessuno potè fornire testimonianze. Non si sa nemmeno se l’animale abbia sofferto o se le fiamme, siano arrivate solo dopo la sua morte, per mano di qualche altro assassino.

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