Non sono bastate le lacrime di coccodrillo di un gruppo di algerini clandestini sbarcati in Sardegna. Qualche giorno fa avevano chiesto scusa pubblicamente a tutta la comunità di Villapeciosa. Neppure 24 ore dopo erano di nuovo ubriachi e uno dei tre ha palpato il seno ad una minorenne su un treno.
Il giudice, però, ancora una volta, non ha convalidato l’arresto e il giovane è stato solo denunciato per violenza sessuale, ma rilasciato. Stessa cosa era successa a lui e ai suoi amici dopo alcuni casi di piccoli furti e aggressioni: sempre innocenti, o meglio, sempre liberi di delinquere.
Nell’ultimo caso, i tre nordafricani erano sul treno Iglesias Cagliari e con una scusa, uno di loro ha palpato una 17enne che è tuttavia riuscita quasi subito a divincolarsi e a chiamare i soccorsi. Sul posto sono intervenute due pattuglie di carabinieri che hanno fermato l’algerino: tutto inutile, lavoro sprecato.
Sardegna, algerino recidivo palpa minorenne sul treno, Salvini: “il governo chieda scusa”
Matteo Salvini prendela palla al balzo e torna ad attaccare il governo che, a suo dire, non è in grado di contrastare il fenomeno immigrazione. “Un altro algerino ospite nel centro di accoglienza di Villaspeciosa in Sardegna – dice il leader della Lega – ha molestato una minorenne su un treno, dopo che altri immigrati avevano già chiesto scusa al paese per i troppi episodi di criminalità”.
Ma le scuse inutili degli algerini non bastano all’ex ministro dell’Interno, perché per lui sono altri che dovrebbero chiedere venia agli italiani. “A dover porgere le proprie scuse sono soprattutto Giuseppe Conte, Luciana Lamorgese e Alfonso Bonafede – dice Salvini –Sono loro i responsabili di aver spalancato i porti e di coprire una giustizia senza certezza della pena, con drammatiche conseguenze per gli italiani e per gli stranieri regolari […] “E’ un governo di pericolosi incapaci”.
LEGGI ANCHE -> Bellanova: La regolarizzazione dei migranti sta andando bene, Salvini la smetta
LEGGI ANCHE -> Musumeci risponde a Lamorgese: Da Roma solo silenzi, i migranti se ne devono andare
