Assemblea di condominio, modalità telematica ipotesi sempre più concreta

Quando il Decreto Semplificazioni sarà convertito in legge l’assemblea di condominio potrà essere convocata in modalità telematica. Il provvedimento si estenderà anche dopo la fine dell’emergenza covid-19

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Tra le tante novità di questo 2020 decisamente particolare potrebbe esserci anche l’introduzione dell’assemblea di condominio in via telematica. In tal senso potrebbe essere decisivo l’emendamento all’articolo 10 del decreto semplificazioni (in fase di conversione di legge) avvenuto nella seduta parlamentare del 2 settembre 2020. Ad avanzare la proposta sono stati i Senatori D’Alfonso, Boldrini e Vattuone.

L’idea sicuramente è frutto dell’emergenza coronavirus in cui per forza di cose è meglio evitare qualsiasi tipo di contatto ravvicinato. Con tutta probabilità quando il decreto-legge numero 76 del 2020 sarà convertito in legge è più che probabile che anche una volta terminata questa fase caratterizzato dal covid-19 si possa proseguire con l’assemblee da remoto.

Assemblea di condominio, ecco i possibili scenari per il futuro

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Per maggiore precisione è bene rammentare che laddove dovesse avvenire questa modifica l’assemblea in modalità telematica sarà un’opzione, ma quella in presenza continuerà ad esistere.

La decisione finale spetterà in primis all’amministratore di condominio che avrà la facoltà di convocare la riunione in modalità mista. In questo modo ogni singolo individuo può decidere in maniera autonoma sulla strategia da adottare e se presenziare fisicamente oppure optare per uno strumento mediato.

L’aspetto più importante a prescindere dalla modalità di partecipazione, è il diritto al voto (oltre che all’identificazione qualora di decida di optare per il web). Senza questo parametro l’assemblea non può essere valida.

Dunque in un futuro decisamente molto vicino tre sono gli scenari inerenti le riunioni di condominio: quella classica con la presenza degli abitanti dello stabile, quella telematica in cui ci si incontra tramite strumenti tecnologici e quella “ibrida” dove ci sono sia persone fisicamente vicine, sia condomini a “distanza” che dicono la loro rimanendo seduti comodamente da casa propria.

Una sfaccettatura della modernità che da un lato rende più semplice la pratica, ma dall’altro “ammazza” i rapporti umani, ormai sempre più rari e messi da parte.

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