Uccide compagna di scuola incinta e le strappa il bambino dal grembo

Lo sconcertante episodio tra due ex amiche e compagne di classe. La giovane uccisa aveva appena 24 anni, era un’insegnante e a breve avrebbe dovuto partorire 

Si chiamava Flavia Godinho Mafra la ragazza uccisa brutalmente a Canelihna nello stato di Santa Catarina in Brasile. Aveva 24 anni ed era incinta. Il suo cadavere è stato rinvenuto in un deposito di ceramiche abbandonato nel quartiere di Galera.

Già questi connotati rendono agghiacciante l’accaduto, ma al peggio non c’è mai fine. La sfortunata giovane è stata vittima di una trappola. Una sua ex compagna di scuola aveva organizzato un baby shower in suo onore, ovvero un party in cui si festeggia l’imminente nascita di un bambino.

Ed è lì che avvenuto l’imponderabile ed è stata spezzata la vita di Flavia che di mestiere faceva l’insegnante dopo aver concluso gli studi in pedagogia. Dunque una vera vocazione per i più piccoli che condivideva anche con il marito.

Brasile, il folle movente che ha portato all’omicidio di Flavia

Purtroppo però quella che per Flavia era una passione, per la sua “amica” era una vera e propria ossessione. Aveva subito un aborto spontaneo ad inizio 2020 e per questo ha deciso di uccidere la futura mamma e di strapparle dal grembo la piccola che avrebbe dovuto dare alla luce.

A confermare questa tesi è stato anche il detective che si è occupato del caso, Paulo Alexandre Freyesleben Silva. Ha infatti riscontrato ferite da arma da taglio sull’addome oltre che dei colpi perpetrati con un mattone.

E la bambina? Per fortuna è stata portata presso l’ospedale di Florianopolis dalla carnefice e dal suo compagno, che sono stati giustamente tratti in arresto. Nonostante le ferite riportate dopo la brutale separazione dal grembo, la piccola fortunatamente è in buona salute.

Un piccolo barlume di speranza in mezzo a tanta crudeltà. Spezzare delle vite felici in questo barbaro modo non è concepibile. La frustrazione e la rabbia per una delusione non si possono trasformare in odio e in violenza. D’altronde però sono queste stranezze a rendere il mondo un posto spesso insicuro e peggiore.

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