Philippe Davero è morto. Lo storico dell’arte e volto della tv aveva 70 anni

È mancato all’età di 70 anni lo storico dell’arte e noto volto della televisione, Phillippe Daverio. Era stato anche assessore alla Cultura del comune di Milano

Questa notte è venuto mancare all’Istituto dei Tumori di Milano il noto volto della tv, nonché storico dell’arte, divulgatore e docente Philippe Daverio. A dare la triste notizia la regista teatrale e direttrice artistica del Franco Parenti, Andree Ruth Shammah.

“Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte“, ha detto Ruth Shammah all’Ansa. “Amico mio… il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina”, ha poi postato la regista su Instagram, addolorata per la perdita di una persona importante.

Philippe Daverio è venuto a mancare all’età di 70 anni: una vita tra l’arte, la politica e la tv

Nato a Mulhouse, in Alsazia, Daverio frequentò la scuola europea di Varese e poi studiò Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, senza mai conseguire la laurea.

Nel 1975 aprì una galleria in via Montenapoleone a Milano, che portava il suo nome. Seguita poi dalla apertura di altre galleria a New York e sempre nel capoluogo lombardo.

Dal 1993 al 1997 entrò nella giunta Formentini del comune di Milano, dove assunse il ruolo di assessore alla Cultura. Tra il 1999 e il 2000 inizia la carriera televisiva su Rai 3, con programmi d’arte e cultura, quali Art’è, Art.tù e Passepartout.

Fu anche saggista, collaborando con riviste importanti come Vogue, Panorama, Avvenire, National Geographic e Il Sole 24 ore. Curò, in veste di direttore, il periodico Art e Dossier.

La carriera in politica proseguì: fu anche “bibliotecario” nella giunta di Vittorio Sgarbi del Comune di Salemi e nel 2010 è stato, anche se per poco, consulente per la Festa di Santa Rosalia nel capoluogo siciliano, Palermo. Per lui la distinzione tra destra e sinistra non aveva più senso.

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