Un terremoto di magnitudo ML 3.4 è avvenuto nella zona del Mar Ionio meridionale nelle prime ore del giorno. Ecco i particolari del fenomeno
Un terremoto di non poco conto, ma tutto sommato leggero (magnitudo 3,4 scala Richter) si è registrato nel Mar Ionio meridionale a largo di Siracusa. La scossa avvenuta in mare (non si sa se sia stata percepita sulle coste circostanti) nella mattinata del 29 agosto 2020 alle ore 6:24:14 ora italiana.
Le coordinate geografiche del punto in cui si è verificato il fenomeno sono 37.01, 16.65 ad una profondità di 57 km ed epicentro oltre 100 km dalla costa. A localizzare il terremoto è stata la sala sismica INGV-Roma.
Terremoto Sicialia-Mar Ionio: i precedenti ravvicinati
L’aspetto positivo è che non si sono registrati danni a cose e persone, ma d’altronde era auspicabile vista la distanza dalla terraferma. In generale però l’area ionica è soggetta a fenomeni sismici piuttosto costanti e in alcuni casi hanno fatto scattare l’allerta.
Ad esempio lo scorso 21 maggio 2020 alle ore 01:43 italiane si era verificato un terremoto di magnitudo 5,5 a poca distanza da dove è scaturito quest’ultimo episodio. L’epicentro era decisamente più vicino alla Grecia e le coordinate erano 35.21, 20.24 ad una profondità ipocentrale di 10 km.
In quel caso però nonostante la distanza maggiore dalle coste italiche, le scosse sono state avvertita in diverse aree del meridione, in particolar modo in Puglia, Sicilia orientale, ma anche in parte in Calabria.
Per questo motivo l’Istituto Nazione di Geofisica e Vulcanologia aveva spiegato in una nota che si era resa necessaria l’attivazione del centro allerta tsunami. Un intervento necessario visto che la magnitudo dell’evento era poco al di sopra della soglia minima di attenzione.
Naturalmente non bisogna aspettarsi un maremoto, anche se è sempre bene prendere tutte le precauzioni del caso. Dunque, lo Ionio di tanto in tanto ci “regala” delle scosse che seppur non dannose non sono da sottovalutare.
In attesa di comprendere qualcosa in più su quanto accaduto recentemente, l’INGV sta monitorando costantemente la situazione anche per capire se seguiranno altri eventi analoghi nelle prossime ore.
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