Teramo: 5 mesi di quarantena, ma dopo 19 tamponi è ancora positiva, licenziata

Cinque mesi, ben diciannove i tamponi effettuati e lei risulta essere sempre positiva al Coronavirus: licenziata, nella provincia di Teramo

Teramo, positiva dopo 19 tamponi: licenziata
Fonte foto: (Getty Images)

Nada Cava, questo il nome della donna di 49 anni che a San Giovanni di Colonnella, nella provincia di Teramo, si è sottoposta a ben 19 test per il Coronavirus, risultando sempre positiva da ben cinque mesi.

Dopo 170 giorni, forse la quarantena più lunga a cui si sia assistiti per questa pandemia, Nada ha dovuto subire anche un’ingiustizia che potrebbe aprire un capitolo di precedenti: è stata licenziata. Per fortuna, la donna ha però trovato intanto, un altro impiego.

La donna che dopo 19 tamponi risulta ancora positiva

Fonte foto: (Getty Images)

Ha scoperto di essere affetta da Covid-19, il 13 marzo 2020, praticamente a pochissimi giorni dal lockdown comunicato all’Italia intera, dal Premier, Giuseppe Conte. Eppure, Nada, quarantanovenne è tutt’oggi positiva al virus.

“Non mi sento bene e adesso sono veramente arrabbiata. Spero finisca una volta per sempre quest’incubo”, ha confessato la donna in un’intervista al Messaggero. E questa, effettivamente è una testimonianza sulla quale riflettere e forse, di cui preoccuparsi anche abbastanza. Se nei primi tempi infatti, venivano comunicati giorni (15 più o meno), in cui il virus era pericoloso ed anche infettivo, questa storia ci insegna che non c’è certezza.

170 giorni di malattia e la povera Nada è ancora positiva. “Ora mi porteranno al Covid hospital di Pescara e mi diranno se sono idonea alla cura del plasma iperimmune. Sono già stata lì la scorsa settimana. Ero fiduciosa, speravo iniziassero a farmi subito la terapia, invece mi hanno fatto solo un day hospital: viste mediche e analisi. Spesso penso e spero che si tratti solo di un brutto sogno e che appena mi sveglio mi rendo conto che non è mai accaduto. Purtroppo non è così”, ha confessato.

Tra l’altro, dopo qualche mese di malattia, la donna è stata anche licenziata. Fortunatamente, il buonsenso e la solidarietà del titolare di un supermercato, hanno risolto almeno questo problema, ma la marchigiana, causa malattia, logicamente non può ancora iniziare a lavorare: “Dovrei prendere servizio nel nuovo lavoro il 2 settembre, ero ottimista e felice quando ho ricevuto la proposta. Invece sono ancora positiva e nemmeno un miracolo può farmi negativizzare per quel giorno. Spero adesso di non perdere anche questa opportunità”. Purtroppo, proprio a causa del Coronavirus, Nada non ha potuto presenziare al matrimonio di sua figlia ed al funerale della madre.

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