I droni avevano captato il cadavere di Viviana Parisi già il giorno dopo la sua scomparsa ma nessuno se ne è accorto. E Gioele forse era ancora vivo.
Di ‘forse’ oggi ne rimane sicuramente ancora uno: forse Gioele era ancora vivo il giorno in cui la mamma, Viviana Parisi, si è suicidata. Sì, perché è ormai quasi sicuro che la donna si sia tolta la vita gettandosi da un traliccio, ma non avrebbe ucciso il figlio, lo avrebbe lasciato nel bosco con la speranza che venisse ritrovato.
Se solo si fosse visto il corpo della dj, Gioele poteva essere salvato. E quel corpo i droni lo hanno visto eccome, esattamente il 4 agosto, il giorno dopo la scomparsa di Viviana e il figlio.
Sono stati rivisti ben 16mila fotogrammi delle registrazioni dei droni e si è scoperto il particolare che poteva cambiare tutto: il cadavere poteva essere ritrovato il 4 agosto, di sicuro meno irriconoscibile rispetto all’8. E Gioele poteva vagare ancora per il bosco, non lontano da dove si è lanciata la madre. Forse Gioele la stava cercando, la mamma.
Ora il procuratore Angelo Cavallo vuole vederci chiaro, e ci tiene a precisare che «il materiale proveniente dai droni non faceva parte degli atti del procedimento» ed «è stato trasmesso al consulente dai vigili del fuoco il 18 e 19 agosto scorsi».
Dunque la procura non avrebbe colpe. Qualcuno tra i soccorritori ha sbagliato. Se di proposito o meno, non si può sapere. Daniele Mondello e la sua famiglia avevano ragione a criticare e denunciare le modalità con le quali si sono cercati Viviana e Gioele.
“Sono arrabbiato…dopo aver saputo dell’immagine del drone” . Lo ha detto Il padre di Viviana Parisi, Luigino Parisi, prima di entrare nella Procura di Patti, e ha aggiunto: “le ricerche sono state molto superficiali”.
Viviana Parisi, il giorno dopo la scomparsa Gioele era solo nel bosco: il corpo della mamma visto dai droni
Il comunicato degli avvocati della famiglia Mondello, non lasciano dubbi e anzi apreono dubbi e scenari inquietanti sulle modalità di ricerca della dj torinese e del piccolo Gioele. «Alle 10.15 del mattino del 4 agosto il corpo di Viviana Parisi era visibile ai piedi del traliccio dell’Enel nelle campagne di Caronia, verosimilmente nella identica posizione in cui è stata trovata l’8 agosto”.
Le dichiarazioni dei legali poi confermano che nelle immagini dei droni non si vede il bambino. Resta la certezza che le immagini dei droni, se viste con più attenzione, avrebbero potuto cambiare tutto. E, forse, Gioele si poteva salvare.
I tecnici che visionavano le immagini dei droni non avevano ingrandito i fotogrammi, altrimenti avrebbero visto il corpo di Viviana sotto il traliccio, il 4 agosto, un solo giorno dopo la scomparsa della donna e del figlio. “Soltanto il geologo forense poi si è accorto di questa cosa il 20 agosto”.
I legali di Daniele Mondello, Pietro Venuti e Claudio Mondello, hanno presentato «una querela contro ignoti per presunte omissioni» nella morte della madre e sulla scomparsa del figlio e su «eventuali ritardi nella loro ricerche».
Oggi, 26 agosto, il procuratore di Patti conferirà «l’incarico per l’autopsia ed accertamenti genetici e morfologici di vario tipo ad un pool di esperti sui resti del piccolo Gioele».
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