Roy De Vita: “non fidatevi dei test, in mezzo a noi falsi positivi e falsi negativi”

Il chirurgo plastico dei Vip racconta un’esperienza vissuta dalla sua famiglia e invita a diffidare dei test veloci per il coronavirus.

roy de vita foto getty

Parole pesanti quelle del chirurgo plastico Roy De Vita. Accuse che mettono paura perchè, secondo l’esperienza diretta vissuta dalla sua famiglia, in mezzo a noi girerebbero sia falsi negativi che falsi positivi. E tutto perché i test veloci fatti per esempio negli aeroporti, non sarebbero attendibili.

«I figli della mia attuale compagna, due ragazzi di 25 e 28 anni, erano in vacanza in Sardegna, a Porto Cervo. Rientrati a Roma, un’amica ha detto loro di essere positiva al Covid e che quindi sarebbe stato opportuno che facessero il tampone» – inizia il racconto sui social.

Roy De Vita è primario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”. Grazie alla sua professionalità, è diventato famoso anche a livello internazionale. Molte star sono passate sotto i suoi ferri, e molte lo fanno ancora.

«Il test è stato eseguito il giorno dopo alle 15 e alle 15.37 hanno ricevuto già i risultati – continua incredulo il medico – Erano tutti negativi, i ragazzi e la fidanzata di uno dei due. Ma come è possibile avere i risultati in meno di 40 minuti, quando di solito la tempistica minima è di 3 ore e mezza?

Roy De Vita: “il giorno prima negativi, oggi positivi, com’è possibile?”

roy de vita foto facebook

“I ragazzi – racconta nel video, Roy De Vita – hanno ricevuto un tampone rapido nasale, che a contatto con un reagente dà il risultato in poco tempo. Il test rapido non cerca il virus come il tampone classico, bensì l’antigene virale.

C’è una grande differenza. Il giorno dopo, dopo aver eseguito il tampone tradizionale ed aver atteso 3 ore e mezza, sono risultati tutti positivi. La loro carica virale fra l’altro era altissima».

Deeto questo, Il chirurgo famoso anche per la sua lunga storia d’amore con Nancy Brilli dalla quale è nato un figlio, tira le sue conclusioni: «Se non avessi detto loro di fare un tampone tradizionale, tre falsi negativi sarebbero stati untori inconsapevoli del virus. La struttura che ha eseguito il primo test, inoltre, è molto stimata a Roma. E il test rapido è lo stesso che viene eseguito negli aeroporti. Quanti falsi negativi girano allora per l’Italia?».

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