Olimpiadi di Monaco 1972, il massacro degli atleti israeliani: cosa successe?

Olimpiadi di Monaco 1972 saranno sempre ricordate per il massacro messo in atto da un gruppo di terroristi palestinesi negli alloggi degli atleti israeliani.

Olimpiadi di Monaco
foto getty images

Il massacro di Monaco di Baviera è questo il nome dell’atto terroristico che avvenne proprio nel corso delle Olimpiadi estive del 1972 da parte dell’organizzazione terroristica Settembre Nero. A perdere la vita furono prima due atleti che provarono ad opporre resistenza e poi tutti gli altri a seguito di un tentativo di liberazione  da parte della polizia. Ma andiamo nel dettaglio di quello che successe.

Olimpiadi di Monaco, come persero la vita gli atleti israeliani?

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Olimpiadi di Monaco avvenute nell’estate del 1972 sono ricordate ancora oggi per il massacro degli atleti israeliani avvenuto per mano dell’organizzazione palestinese dal nome Settembre nero.

I terroristi uccisero dapprima due atleti subito dopo aver fatto irruzione nei loro alloggi, la loro colpa fu quella di opporre resistenza, per poi prendere in ostaggio gli altri nove membri della squadra. A nulla è valso l’intervento della polizia che causò la morte degli atleti sequestrati, di un poliziotto tedesco e di cinque fedayyin.

Stando alle notizie pervenute, pare che la causa di questa terribile azione terroristica sia da ricondursi ad un articolo di giornale in cui era riportata la notizia secondo cui il Comitato Olimpico Internazionale non aveva nemmeno risposto alla richiesta avanzata dalla Federazione Giovanile della Palestina di poter partecipare con una propria delegazione ai giochi olimpici estivi di Monaco.

A far parte del comando furono: Luttif Afif, capo del gruppo e negoziatore. Yusuf Nazzal, conosciuto come “Tony”, Afif Ahmad Hamid, conosciuto come “Paolo”, Khalid Jawad, conosciuto come “Salah”, Ahmad Shiq Taha, conosciuto come “Abu Halla”, Mohammed Safadi, conosciuto come “Badran, Adnan al-Gashei, conosciuto come “Denawi e Jamal al-Gashei.

Secondo alcune indiscrezioni, pare che ad essere coinvolto nel piano fosse anche Yasser Arafat, politico palestinese che secondo alcune indiscrezione era al corrente del piano a cui aveva dato anche il suo assenso.

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