C’è un asteroide diretto verso la Terra e, a differenza di altri allarmi poi andati per fortuna in fumo, questa volta, potrebbe davvero fare centro fra pochissimo.
Il suo nome è 2018VP1. E’ un asteroide che secondo gli esperti entrerà in collisione con la Terra fra meno di tre mesi.
Le probabilità che entri in atmosfera sono meno dell’uno per cento ma è una percentuale che per gli astronimi è ‘rappresentativa’. in pratica: dovrebbe arrivare.
Scoperto dal Palomar Observatory in California nel 2018, è un asteroide già noto agli addetti ai lavori proprio perché è tra quelli che hanno la maggiore probabilità di entrare in collisione con il nostro Pianeta.
Le sue dimensioni non destano particolari preoccupazioni: la sua ‘carta d’identità’ nel database del Center for near Earth object studies della Nasa, alle voci “Altezza” e “Peso” dice che ha un diametro di due metri e una massa di qualche tonnellata.
“Questo asteroide si sta avvicinando dalla parte del cielo diurno, quindi solamente quando sarà prossimo al momento del passaggio e la sua osservazione sarà più agevole in orario notturno”, ha spiegato Gianluca Masi, astrofisico del Virtualtelescope, che ha il coordinamento italiano dell’Asteroid day.
“Succede molte volte che ci sia un’alta incertezza sull’orbita, per piccoli asteroidi come questo, osservati a ridosso del passaggio. La sua taglia molto modesta, anche se dovesse verificarsi un impatto, non desta comunque preoccupazione. Vedremmo al massimo un grosso bolide”.
Asteroide diretto verso la Terra: le dimensioni e le conseguenze di un impatto
Un confronto: la meteora che esplose nel 2013 nel cielo di Celjabinsk, in Siberia, aveva un diametro stimato di 15 metri e una massa di migliaia di tonnellate. Sbriciolò migliaia di finestre, oltre mille i feriti, nessuna vittima.
Per quanto riguarda l’astroide in arrivo verso la Terra, secondo quanto riporta la Nasa, c’è una probabilità dello 0.41 per cento che arrivi al suolo. E data la taglia, molto probabilmente la quasi totalità di questo enorme sasso, si disintegrerebbe entrando in atmosfera.
“Sarà già tanto se un meteorite arriverà al suolo”, sottolinea Ettore Perozzi, fisico ed esperto dello Space situational awareness dell’Agenzia spaziale italiana. “Anzi, è un’ottima notizia il sapere che siamo in grado di prevedere con tanto anticipo la caduta di oggetti così piccoli”.
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