Avrebbe dovuto aprire il pub, un dipendente lo trova morto: lascia un piccolo di un anno

Stefano Guizzon muore all’interno del suo pub, è stato scoperto da un suo dipendente preoccupato per la mancata apertura. 

Stefano Guizzon era molto conosciuto a Treviso. Anche lui aveva dovuto affrontare il doloroso ed economicamente difficilissimo periodo del lockdown. Ma stringendo i denti ce l’aveva fatta e il suo pub aveva riaperto i battenti.

Il St. Thomas’s Gate di viale Vittorio Veneto a Treviso, a pochi passi da porta San Tomaso, oggi ha di nuovo le saracinesche chiuse. Stefano è morto all’interno del locale.

E’ stato trovato senza vita da un suo dipendente, era a terra.

Il corpo esamine di Stefano giaceva di fianco ad uno dei tavolini interni. Immediata la richiesta di aiuto: nel pub sono arrivati ambulanza e forze dell’ordine, ma per Stefano non c’è stato nulla da fare. Era già morto, molto probabilmente stroncato da un infarto che non gli ha lasciato scampo.

Stefano lascia la moglie Marta e il figlioletto di poco più di un anno.
Originario di Castelfranco Veneto, ma residente a Castagnole, gestiva insieme al
socio Alberto Vivian altri locali come il bar all’ospedale San Camillo, e i Caffè Vergnano al centro commerciale Panorama di Villorba e all’outlet Franciacorta di Brescia.

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