Manca solo l’esame del Dna ma al 99% il corpo ritrovato nei boschi di Caronia, a poca distanza dal ritrovamento della mamma, è quello di G.M.
E ora che G. è stato ritrovato, fuori la verità! Manca solo l’esame del Dna ma al 99% il corpo ritrovato nei boschi di Caronia, a poca distanza dal ritrovamento della mamma, è quello di G.M. Il piccolo aveva 4 anni.
A trovare i resti umani di un bambino è stato un carabiniere in congedo: Giuseppe Di Bello. L’ex militare si è offerto volontario e da quanto riferiscono gli altri soccorritori, era determinato a trovare il bambino ed era attrezzato di attrezzi speciali per il disboscamento.
Alla fine ha raggiunto la sua missione e insieme ai resti c’era anche una maglietta che potrebbe essere di G.M, il figlio di Viviana Parisi, trovata morta distante solo qualche decina di metri.
È «quasi certamente» del piccolo G. il corpo ritrovato poco fa nelle sterpaglie «ma per la certezza si aspetta il riconoscimento», spiegano gli investigatori. Sul posto c’erano tutti: il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo, la polizia scientifica e i vigili del fuoco del Sapr, oltre al medico legale Elvira Spagnolo.
L’impressione è che gli inquirenti sappiano la verità da tempo ma che aspettassero il ritrovamento di G. prima di parlare, e agire. Nei prossimi giorni sono attese sicuramente sorprese.
I resti di G. sono stati ritrovati nei pressi del traliccio in cui è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, a circa duecento metri dall’autostrada Messina-Palermo dove madre e figlio sono stati visti per l’ultima volta.
La vicenda del piccolo G.M. comincia la mattina del 3 agosto quando, insieme alla sua mamma, esce di casa per recarsi a Milazzo, comune vicino Messina.
Viviana, secondo le diverse indagini fatte nel corso di questi giorni, non porta con sé il cellulare prima di uscire dalla sua abitazione.
Durante la stessa mattinata, l’automobile della 43enne ha un incidente con un furgone, ma la donna non si ferma e con la sua vettura procede fino all’uscita della galleria. Dopo poco tempo, Viviana lascia la sua auto, supera un guardrail e si avvia verso i boschi circostanti.
Durante il pomeriggio dell’8 agosto, Viviana Parisi viene ritrovata morta, ma di suo figlio Gioele non vi sono tracce.
Gioele viveva a Venetico, un piccolo paese nei pressi di Messina, con i genitori e aveva quattro anni.
Nel corso dei lunghissimi 15 giorni che separano i momenti dell’accaduto ad oggi, sono venute fuori diverse vicende avvenute all’interno della famiglia nei mesi precedenti; Viviana Parisi, come raccontato dagli stessi familiari, non stava attraversando un buon periodo: durante la quarantena la donna ha passato brutti momenti ed è anche andata in ospedale.
Il 3 agosto, una famiglia proveniente dalla Lombardia aveva visto tutto l’accaduto riguardo l’incidente d’auto e il 16 agosto hanno spiegato alla polizia che il piccolo Gioele era vivo, vigile e non aveva alcun segno di ferita.
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