La regione Lazio parla di numeri che assomigliano a quelli di maggio, quando il coronavirus era ancora al picco di contagi. Focolaio in una casa di cura.
Forse non tutti i romani che sono partiti per Croazia, Spagna o Grecia, avevano recepito quale pericolo di contagio ci fosse ancora nei paesi citati. Tanto che ora, al ritorno a casa, molti di loro sono positivi al coronavirus, soprattutto i giovani: uno su tre.
Nei dati del bollettino quotidiano del 16 agosto, è emerso che nelle ultime 24 ore sono stati registrati nel Lazio altri 68 casi (10 in più del 15 agosto) e zero decessi. Dei nuovi casi circa un terzo riguardano un cluster in una casa di cura (Asl Roma 1) e un altro terzo sono casi di importazione o riguardano giovani di rientro da vacanze: 7 casi di rientro da Malta, tre casi da Croazia, tre casi da Ucraina, tre casi da Spagna (uno da Formentera), tre casi da Grecia (Corfù), un caso da Romania e un caso da Libano.
I numeri riportano alla situazione epidemiologica relativa ai contagi di maggio. Lo riferisce in una nota la Regione Lazio.
Coronavirus: nuovo focolaio in casa di cura a Roma
Il nuovo focolaio nella Capitale è una casa di cura nella Asl Roma 1: si tratta delle Ancelle Francescane del Buon Pastore in via di Vallelunga, tra Boccea e Montespaccato, a Nord-Ovest di Roma. Sono 24 i pazienti positivi tutti nella struttura di lungo degenza. Il caso zero con molta probabilità è un operatore sanitario.
Ieri c’è stato un grande afflusso al drive-in del San Giovanni. Da oggi sono aperti tutti i drive-in e saranno operativi 7 giorni su 7 (dalle ore 9 alle ore 18). Sono intanto partiti i test all’Aeroporto di Fiumicino che è il primo scalo internazionale italiano a partire. Lo ha riferito in una nota, l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.
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