Divieti in tutta Italia a partire da questa sera, 14 agosto: spiagge chiuse di notte e stop a vendita alcolici. Multe salate ai trasgressori.
Addio al tradizionale falò in spiaggia, le chitarre, le canzoni, il ballo di mezzanotte. Addio proprio alle spiagge: rimarranno chiuse e controllate dalle forze dell’ordine.
In tutta Italia le amministrazioni locali, per contenere i contagi da coronavirus, hanno vietato i falò e le feste in spiaggia, disponendo il divieto di ‘bivacco’ e assembramenti.
I numeri dei positivi sono troppo alti e fanno paura, soprattutto quelli dei focolai esplosi nell’ultima settimana a causa del virus importato dall’estero, in particolar modo da Spagna, Grecia, Croazia e Malta.
Le restrizioni generano confusione tra i cittadini, che devono destreggiarsi tra una spiaggia chiusa e un divieto di balneazione dopo le 21:30. Le regole sono molto diverse, spesso anche tra comuni che distano pochi chilometri.
Ferragosto: spiagge chiuse ma non tutte…forse
Come sempre accade quando non è il governo a prendere la ‘regia’ di un provvedimento, ogni amministrazione locale fa da sè, generando confusione tra chi deve leggere le ordinanze.
Quel che è certo è che i controlli aumenteranno. A Taranto, per esempio, la Polizia locale ha fatto sapere che pattuglierà le spiagge della Marina per garantire il rispetto delle regole anti-assembramento e anti-Covid 19.
Rafforzati i controlli anche sul litorale di Fiumicino: anche qui accampamenti con tende e falò in spiaggia non sono autorizzati. Ad Anzio, sempre nel Lazio, spiagge chiuse dalle 21:30 alle 7 del 15 agosto: chi non rispetterà le restrizioni rischia una multa tra i 1000 e i 3000 euro.
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