Un anno senza Nadia Toffa: il suo ultimo giorno VIDEO

Oggi, è già un anno da quando è morta Nadia Toffa: un destino crudele l’ha portata via per sempre il 13 agosto 2019. Le ultime parole della madre.

Ci manchi guerriera, ovunque tu sia. Oggi, 13 agosto, è un anno esatto dalla morte di Nadia Toffa. Il destino l’ha voluta portare da un’altra parte, lontana dal programma che la rendeva felice, e dai suoi amori.

La Iena bionda, si è arresa solo il 13 agosto 2019, dopo una lunga battaglia contro il male.

La madre, Margherita Toffa aveva voluto raccontare l’ultimo giorno di vita della figlia Nadia in un’intervista straziante a Barbara d’Urso: “E’ lei che mi dà la forza di andare avanti. Conosceva la gravità del suo male, ma era pronta a conviverci […] Ha sorriso fino all’ultimo”.

“Non l’ho mai abbandonata – raccontava la mamma – nemmeno per andare a fare la spesa, sono stata con lei tutti i giorni […] Per fortuna, nella sfortuna, mi voleva, voleva solo me”.

13 agosto, un anno senza Nadia Toffa: “Ha lottato con grande coraggio”

La madre Margherita:Nadia sapeva perfettamente quello che aveva, ma era lei che mi faceva forza, mi diceva “vedrai che ci posso convivere, vedrai che se è sfuggita una cellulina si risolverà tutto, se si ripresenta posso conviverci tanto il mio cervello funziona benissimo”.

“Alla prima chemioterapia c’era il fidanzato che l’aspettava, le disse che sarebbe arrivata a Natale […] Lei ha sorriso fino all’ultimo giorno, ha accettato il suo destino, chiedeva Dio di lasciarla qui se riteneva che avesse ancora da fare, altrimenti si diceva dispiaciuta perché mi lasciava”- ha raccontato tra lelacrime la mamma.

“Ripeteva sempre “ti prego mamma, non lasciarmi mai, non potrei resistere, o ce ne andiamo insieme o voglio morire prima di te”.

L’ultimo giorno

“L’ultimo giorno l’ho vista cambiata, era pallida e soporosa e le ho detto “vola tesoro mio”, non so come ho fatto e chi mi ha aiutato, ma gliel’ho sussurrato […] Lei è qui, è ancora qui con me”.

Nadia Toffa amava dire che “la malattia è un dono”. “Lei attraverso la malattia ha capito che bisognava accettare il proprio destino – spiegò la mamma – che si deve combattere, vivere e affidarsi ai medici […] Aveva capito quanto era importante fare cose e fare del bene”.

“E’ importante ricordare il messaggio che Nadia ha lanciato: curarsi e fidarsi dei medici”.

“Quando mi alzo la prima persona che saluto è lei, bacio la sua foto e le chiedo “dimmi se faccio le cose giuste”, mi alzo piena di energia.

L’ultimo saluto

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