Lamorgese ha deciso: parità di trattamento tra clandestini e rifugiati veri

In sostanza, i clandestini che scelgono l’Italia per una vita migliore oppure perchè scappano da una guerra, non hanno differenze per il governo.

La sostanza: non importa quale sia il motivo per cui i clandestini sbarcano in Italia: saranno trattati tutti allo stesso modo. Per semplificare. Lamorgese vuole cambiare i decreti sicurezza di Salvini e corre contro il tempo prima che qualcuno possa cambiare idea.

Lamorgese vuole aprire le porte dei confini italiani ai migranti e concedere parità di trattamento sia a clandestini che a coloro che hanno il diritto di richiedere asilo politico.

La ministra dell’Interno ha sottolineato come “con la maggioranza è stato trovato un testo condiviso […] Ovviamente abbiamo preso tutte le osservazioni formulate dalla presidenza della Repubblica e siamo andati oltre, perché abbiamo modificato il sistema di accoglienza prevedendo che anche i richiedenti asilo entrino in un circuito identico a chi è sottoposto a protezione internazionale”.

Lamorgese, ha poi scaricato ai comuni la patata bollente. “Adesso aspettiamo il parere dell’Anci per il sistema di accoglienza che viene modificato [—] Parliamo dei centri che dovranno essere gestiti dai comuni, quelli che erano gli Sprar”, ha aggiunto, come riportato da AdnKronos.

Lamorgese e i nuovi decreti sicurezza: la replica di Salvini

Lamorgese vuole chiudere la pratica entro Ferragosto, prima che qualcuno cambi idea. È la stessa titolare del Viminale a dirsi fiduciosa. “Il decreto immigrazione è chiuso. Spero di poter mandare il testo a Palazzo Chigi prima di ferragosto, poi se ne parlerà a settembre”, ha detto.

L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini si è detto preoccupato. “Mentre gli sbarchi continuano senza sosta ed emergono altri 64 immigrati positivi nell’hotspot di Pozzallo, il ministro Lamorgese annuncia le modifiche ai Decreti sicurezza.

Tra le tante sciagure, torna l’equiparazione tra i clandestini e i veri rifugiati: riceveranno lo stesso tipo di assistenza” [… ] Risultato: più sprechi, servizi meno efficaci per chi ha la protezione internazionale, grasso che cola per le coop e i professionisti dell’accoglienza […] Un pessimo segnale che incentiverà le partenze, ha concluso Il leader leghista.

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